I parcheggi blu della stazione nel mirino dei pendolari
Lunghe file alla cassa nei primi giorni. E le tariffe agevolate disposte dalla Gestopark non convincono appieno.
OVADA – Per una volta non sono i ritardi accumulati dai convogli sulla linea ferrata né i disservizi – la chiusura della biglietteria è solo l’ultimo “caso” – di Trenitalia a far alzare la voce ai pendolari della Acqui-Genova. Con l’attivazione dei nuovi parchimetri della Gestopark, l’azienda di Albissola Marina che si occuperà della gestione dei 438 stalli blu presenti in città per i prossimi quattro anni, sono terminate anche le due settimane di sosta gratuita accordate dal Comune di Ovada per permettere il passaggio del testimone fra la Tsp (uscita di scena nei mesi scorsi, alla scadenza del quadriennio precedente) e la srl ligure che si è aggiudicata il bando pubblicato da Palazzo Delfino. Da lunedì scorso sono nuovamente in vigore le tariffe, con agevolazioni previste per i possessori della tessera. Rispetto ai costi previsti nelle zone del centro storico, la società ligure ha disposto un prezzo ridotto nel piazzale e nel parcheggio attiguo alla Stazione Centrale, dove nella prima giornata si sono registrate lunghe code di primo mattino (perlopiù per l’obbligo di digitare la targa del veicolo per ottenere il ticket).
Il parcometro è già predisposto per una tariffazione speciale, che prevede il versamento (in contanti o con bancomat) di un euro per 24 ore di sosta o di 11 euro per 20 giorni lavorativi di sosta. Sabato compreso, visto che sono sei i giorni conteggiati in cui le strisce blu sono attive. Fino a dieci giornate lavorative e consecutive il costo è di un euro al giorno. Una volta premuto il tasto “più” per andare oltre questo limite, si passa alla seconda offerta proposta dalla Gestopark. A non convincere fino in fondo i pendolari è la postilla del sabato, giorno in cui molti pendolari non devono usufruire di un servizio pagato anticipatamente e, per lo stesso motivo, la “questione” dei giorni consecutivi. Due argomenti di discussione presenti al tavolo tecnico fra il Comune di Ovada e l’azienda savonese, tornata ad operare in città a distanza di quattro anni dal contratto precedente.