Bruna Valdano, trasportare riso e risate
Prosegue il ciclo di interviste realizzato da Sara Caprioglio per il Parco del Po in vista di IT.A.CÀ Monferrato
Aspettando Itaca è un progetto nato su iniziativa del Parco Del Po e che è stato affidato a Sara Caprioglio, stagista all’interno della sede. In previsione del festival IT.A.CA’ Monferrato sul turismo responsabile, Sara ha intervistato persone di diversi impieghi e interessi con lo scopo di spiegare il significato della parola “Restanza”, tema principale del festival.
L’evento in cui si metteranno in mostra tutte le qualità e tradizioni del Monferrato, valorizzando anche la natura che lo circonda, si terrà dal 13 al 20 Ottobre 2019.
In previsione dell’appuntamento il Parco prova a trasmettere i giusti valori del territorio…
Aspettando IT.A.CÀ – 09 Bruna Valdano
Con le sue idee tiene in vita il suo paese, Crescentino: il suo strumento è l’allegria. Bruna Valdano è una donna ricca di proposte su come renderlo più vivace, con feste ed esposizioni. Ci spiega la sua prospettiva riguardo al Monferrato.
D_Qual è la prima cosa che ti viene in mente pensando alla parola Monferrato? Perchè?
R_Vedo il Monferrato come un luogo tutto ancora da scoprire. Ogni giorno è uno spettacolo diverso e con il cambiare delle stagioni, affascinante. Tutto ciò l’ho osservato dal finestrino della mia auto mentre portavo a scuola mio figlio, ma ne ho la possibilità anche ora che è cresciuto grazie al mio impiego. L’azienda in cui lavoro è proprio quella di mio figlio Edoardo: trasporto riso in ogni parte del territorio monferrino. Questo mi fa sentire a casa anche qui, in mezzo alle vigne che adoro ammirare.
D_Considerando i pro e i contro, lasceresti mai il tuo territorio per un altro?
R_Ormai la mia vita è in questa zona, e non la cambierei per nulla al mondo.
D_Preferiresti essere uno degli “attori” oppure “spettatori” di questo turismo responsabile?
R_C’è un altro motivo per cui amo il mio lavoro: sono a contatto con persone che sanno apprezzare ciò che offro. Questa curiosità deriva dal saper raccontare la storia dei prodotti: la loro origine, modalità di lavorazione e qualità. E’ forse questo uno dei compiti che deve saper svolgere un attore del turismo?
D_Che cosa si dovrebbe fare per far apprezzare ancora di più il Monferrato?
R_Sarebbe necessario farsi valere ed incentivare sempre di più anche la pianura con tutte le sue peculiarità. Questo vuol dire anche armarsi dando più importanza ai prodotti locali sicuri e di qualità, diminuendo le importazioni selvagge di soggetti di cui non abbiamo certezze. Le persone inizierebbero ad avere un occhio di riguardo nei confronti di tutto il territorio monferrino comprendendo la zona delle Langhe, che si trovano in una posizione di svantaggio rispetto alla zona collinare.
D_Se ci fosse un nuovo sistema di economia più solidale e collaborativa, pensa che migliorerebbero le condizioni turistiche? Che cosa cambierebbe in particolare?
R_Occorre però un cambiamento mentale della società locale in cui la gente si apra completamente agli altri. Solo in questo modo potrà esserci più forza e coesione tra le persone e in economia, raggiungendo obbiettivi sempre più grandi.
D_Qual è la tua Itaca da raggiungere?
R_Ciò per cui vorrei combattere ha a che vedere con la capacità di narrare il territorio, saperlo valorizzare con le giuste parole e maniere: è un buon modo per renderlo più delicato, incentivando la sua forza.