La presentazione del Pums ‘scatena’ il mondo del commercio
Dubbi e perplessità: ?Pensateci bene, altrimenti in centro chiudiamo tutti?
ALESSANDRIA – Alla presentazione pubblica del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, una parte della città c’era. Ed era soprattutto quella del mondo del commercio del centro storico. La presentazione di quello che per ora l’amministrazione comunale di Alessandria ha solo adottato e non approvato (lasciando del tempo ai cittadini e a chiunque voglia fare delle osservazioni per eventuali modifiche) è stata lasciata a Ivan Uccelli della Trt di Milano. Con misure tattiche da attuare in due anni e altre di lungo periodo. Per un costo complessivo di 10 milioni di euro. E con 4 obiettivi da raggiungere in 10 anni: avere «una città a rischio zero, con meno morti sulle strade, iniziando a moderare il traffico in alcune zone residenziali o vicino alle scuole con ‘Zone 30’”. Poi rendere il centro «più accessibile e vivibile, con sempre meno accessi delle auto private, rilanciando quindi anche il trasporto pubblico». E infine rendere Alessandria una «città ciclabile»
Ztl e parcheggi
Il nocciolo duro però sono Ztl e parcheggi. La ridefinizione della zona traffico limitato in centro sarà in due fasi: la prima con una Ztl 0-24 in via Legnano e parte di via Bergamo. E una chiusura 7-20 come fascia oraria di via S. Lorenzo, via Modena, via S. Giacomo della Vittoria, riportando a Ztl anche via Dossena. La seconda fase amplia l’area che comprenderebbe anche via Piacenza, via Trotti, via Milano, via Migliara. E poi piazza S. Stefano, con la revisione anche davanti Palazzo Rosso. Il tutto unito ad un trasporto pubblico che funziona con due linee dedicate per il centro, mezzi più piccoli, ecologici e con frequenza ogni 5 minuti dalla stazione ferroviaria. Altre 5 linee invece si occuperanno di collegare i vari quartieri e sobborghi. Più mezzi pubblici in centro, oltre che le biciclette, e meno auto. Che significa che per chi parcheggia in centro, nelle aree a tariffazione come piazza della Libertà o piazza Garibaldi, il costo della sosta sia maggiore e con un massimo di 3 ore. E creando invece altre due zone parcheggio (dentro e fuori gli spalti) con costi inferiori e anche la prima mezz’ora gratuita, “proprio per incentivare la rotazione e il sempre minor ingresso in centro con auto private” come ha spiegato Uccelli della Trt Milano.
Commercianti all’attacco
“Avete tenuto conto delle zone di sosta in centro per chi deve scaricare la merce?”. Perché il rischio è che finirete per isolarci. Pensateci bene, perché altrimenti in centro rischiamo di chiudere tutti”. Queste alcune delle riflessioni (anche con toni duri) e delle paure emerse dalla platea di commercianti presenti all’incontro. “Voi forse non vi rendete conto delle difficoltà. Quello che vendiamo noi la gente lo va a prendere dove c’è facilità di parcheggio, gratis. Cioè nei centri commerciali che continuano ad aprire”. Il Pums per ora è una proposta di linee guida, adottate e non approvate, che dovranno essere inserite nel contesto locale, con un confronto con tutti gli attori interessati, come è stato affermato anche dal primo cittadino ad inizio presentazione. “Sono già in programma incontri mirati con le associazioni di categoria – ha risposto il vicesindaco Davide Buzzi Langhi –Cercheremo di ascoltare tutti e di fare il meglio per la città”.