“La mia vita riparte grazie a una palestra per ragazzi disabili”
Il pallavolista Matteo Martino, dopo la squalifica di quattro anni per doping, ricomincia dalla città
ALESSANDRIA – «Spesso facciamo la fila per andare al cinema a vedere i film dei supereroi, ma i veri eroi li abbiamo a pochi passi da noi: sono ragazzi speciali che qualcuno, troppo spesso, tratta male. E non è giusto»: Matteo Martino, classe 1987, tra il 2005 e il 2010 astro nascente della pallavolo italiana e tra i giovani più pagati d’Europa, dopo anni all’estero è pronto a iniziare la sua nuova vita.
Tutta dedicata ai disabili: «Sto cercando la location adatta – ammette – È un sogno, per me, riuscire a fare tutto ciò, perché questi ragazzi, seppur indirettamente, mi hanno dato tanto. Quando giocavo, attraverso i social, erano in tanti a raccontarmi le loro storie: sono persone a cui vale la pena prestare la massima attenzione, perché nonostante i problemi hanno comunque la forza di sorridere».
Come hai affrontato la vicenda della squalifica per doping? «Solo da qualche mese sono ad Alessandria. Sulla squalifica, invece, ero tranquillo perché conscio di non aver trasgredito le regole; piuttosto, i pensieri andavano ai miei genitori e a chi mi vuole bene e ha sempre creduto in me: non volevo pensassero che avessi fatto qualcosa di male».