Lucia Bianchi porta “Schiene” a Casale
La fotografa ovadese torna con il progetto elaborato qualche anno fa per raccontare l'universo femminile da un punto di vista insolito
OVADA – “Di schiena” il progetto della fotografa Lucia Bianchi, andrà in trasferta a Casale Monferrato. Il 5 ottobre, alle ore 17.00, il castello della cittadina piemontese aprirà le porte alla mostra presentata nel marzo dello scorso anno alla Loggia di San Sebastiano di Ovada. L’appuntamento è nel salone principale, posto al secondo piano, del Castello della città. Fatta sua la frase della scrittrice Margaret Mazzantini “La schiena è la parte che non puoi vederti, quella che lasci agli altri. Sulla schiena pesano i pensieri” la Bianchi, omaggiandola con i suoi scatti, ha messo in luce una parte del corpo femminile spesso nascosta, permettendo alle donne che hanno posato per lei di osservarsi da una nuova prospettiva.
Insieme alla mostra in programma la presentazione del libro omonimo che contiene, oltre alle foto, anche pensieri e parole delle partecipanti: riconoscersi in uno scatto senza vedere il proprio volto ha permesso a ciascuna delle modelle di raccontare un pezzo della propria personalità. All’incontro interverranno le referenti dell’ associazione Me.dea, centro antiviolenza sulle donne e L’albero di Valentina, Paola Sultana, avvocato e attivista in varie associazioni fra cui Libera, Martina Pastorino, reduce dall’impresa Alessandria-Roma a piedi con la sua cagnolina Kira a favore di Me.dea, Stefania Luce Cartasegna, attivista di “Tessere d’identità” per i diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali.
La mostra sarà visitabile ogni giovedì e venerdì (dalle ore 15.00 alle 19.00), sabato e domenica (dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00) fino al 20 ottobre. Nella serata di giovedì 10 ottobre, inoltre, a partire dalle ore 20.30, verrà proposto lo spettacolo teatrale “Il fu sesso debole”, un monologo di Maria Paola Casorelli, scritto e diretto da Lorenzo Casorelli.