Scuole e antincendio: Alessandria palma nera
Ventisette anni non sono bastati a mettersi in regola: altra proroga
ALESSANDRIA – Prevenzione incendi. Delle circa trecento scuole censite (dai Vigili del Fuoco) in provincia di Alessandria, compresi gli istituti tecnici, solo il 33 per cento è in regola con il Certificato di Prevenzione Incendi (Cpi). Questo non significa che il rimanente 67% dei complessi sia fuori legge. Semplicemente, le direzioni che si sono succedute nel tempo non sono ancora riuscite, dal 1992, a mettere a punto le regole previste dalle norme studiate dagli esperti.
Complice di questa scarsa attenzione al problema, che colloca molte scuole in una sorta di limbo procedurale, le continue proroghe dispensate dal Ministero competente: l’ultima, in ordine temporale, sposta il termine ultimo per l’adeguamento al 31 dicembre 2021 per gli Istituti scolastici, e al 31 dicembre 2019 per le scuole dell’infanzia.
Sul come mettersi in regola e al passo con i sistemi d’antincendio, la scuola non è mai stata carente di normative. Quel che manca, anche e soprattutto da parte delle Istituzioni, è evidentemente l’attenzione al problema.
Nell’Alessandrino sono molte le scuole virtuose, altre seguono a ruota avendo avviato le pratiche per mettersi al passo coi tempi, alcune zoppicano. Casale sale sul gradino più alto del podio: le scuole del centro monferrino sembrano essere le più sicure. Alessandria si aggiudica, invece, la palma nera della tempestività. Nel mezzo, in corsa verso il traguardo, i plessi degli altri centri zona.