Asilo Ferrando: auguri dall’Uruguay per i 150 anni
Anche Don Pablo, discendente della famiglia ovadese a cui è intitolato il centro, ha scritto dal Sud America
OVADA – Dal 1869 ad oggi ha ospitato varie generazioni di ovadesi. Difficile fare una stima precisa dal punto di vista numerico, visto che di mezzo c’è stato un trasferimento e una parte della documentazione dell’epoca è andata persa. Sono stati celebrati sabato scorso i 150 anni dall’istituzione dell’Asilo Ferrando, la scuola materna inizialmente collocata all’interno dell’ex convento dei Frati cappuccini di via Cairoli. Nel secolo e mezzo di storia racchiuso nel ricco archivio fotografico e documentale mostrato per la prima volta al pubblico dal direttivo dell’ente, riconosciuto – nel 1994 – come “associazione libera, democratica senza scopo di lucro”, c’è anche il passaggio in via Pietro Nenni, attuale sede del centro formativo.
«Per noi è stato un compleanno speciale – ha dichiarato il presidente Renato Nespolo, che guida la struttura insieme alla vice Annamaria Gaggero –. Abbiamo ricevuto messaggi di auguri dal vescovo di Acqui Terme, Monsignor Luigi Testore, da Don Giorgio e anche da oltreoceano. Don Pablo, discendente della famiglia Ferrando (nel 1929 i coniugi Andrea e Angela, oste e sarta emigrati da Ovada in Uruguay, fecero una corposa donazione all’asilo oggi intitolato proprio a loro, ndr) ci ha mandato un’email per dimostrare la sua vicinanza ad una “scuola che cammina e cresce con i bambini. Ha una sorella che vive a Roma, speriamo di poterli incontrare presto».
E mentre il racconto dei primi 150 di storia è stato affidato a Paolo Bavazzano, presidente dell’Accademia Urbense di Ovada, il direttivo della struttura guarda già al domani. «Spero che possa esserci più partecipazione da parte di tutti – l’auspicio di Nespolo – per la salvaguardia di un ente storico della città».