Giornata della merenda: “A scuola e a casa più alimenti ‘made in Piemonte'”
Coldiretti lancia l'allarme: "Tra i più piccoli apporto calorico eccessivo"
PROVINCIA – Lo spuntino di metà mattinata e del pomeriggio resta un ‘break’ irrinunciabile per 34 milioni di italiani tra grandi e piccini. Tra i più piccoli, però, buona parte consuma la propria merenda in maniera inadeguata a causa di un’eccessiva densità calorica. Il responso arriva da Coldiretti in occasione della ‘Giornata nazionale della merenda’ sulla base dell’ultima indagine ‘Okkio alla salute’ dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Purtroppo sono ancora pochi i bambini che optano per la frutta o la verdura a merenda, senza contare che il tradizionale panino con burro e zucchero o marmellata, se preparato con prodotti genuini, resta un’ottima alternativa salutare” spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale, impegnati nel progetto ‘Educazione alla campagna amica’. Attraverso lezioni all’aperto nelle fattorie didattiche e nelle aziende agroalimentari della provincia, L’obiettivo di Coldiretti è quello di formare consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione. “Da oltre dieci anni – aggiungono Moncalvo e Rivarossa – abbiamo fatto inserire nel capitolati delle mense provinciali produzioni delle imprese agricole del territorio e delle cooperative associate a UeCoop per un cibo di qualità. La fornitura di ortaggi, latticini, carne e frutta nell’ultimo anno ha raggiunto i 4 milioni di Kg per un fatturato complessivo circa 5 milioni di euro”.