“Il patrimonio culturale può incidere sulla qualità della vita delle nostre comunità”
TORINO – L’assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio, Vittoria Poggio, ha relazionato alla VI Commissione, presieduta da Paolo Bongioanni, sul programma di lavoro in materia di cultura, basato sull’importanza strategica della funzione delle amministrazioni pubbliche nell’elevare il livello culturale della comunità, riconoscendo la cultura quale valore essenziale e strumento fondamentale di crescita umana, educazione sociale, comunicazione e libera espressione di grande valore per l’intera popolazione.
Durante la relazione, l’assessore ha evidenziato come “un primo e fondamentale orientamento del lavoro in ambito culturale, sarà quello di adottare una strategia che si spinga oltre la mera fruizione dei singoli beni che costituiscono il patrimonio culturale regionale. Sarà dunque una strategia di programmazione e governance – il suo concetto – che costruisca un modello di coesione territoriale fondato sulla valorizzazione integrata del patrimonio culturale nelle sue forme materiali e immateriali, evidenziando l’uno (inteso come il singolo bene) e le sue caratteristiche peculiari, per ammirarlo nel suo insieme, affinché il patrimonio artistico, architettonico, storico materiale e immateriale sia vera e propria risorsa del territorio, capace di trasformarsi in vantaggi concreti e specifici per la collettività, incidendo sulla qualità della vita delle comunità a livello di sviluppo dei processi identitari e anche sui processi di sviluppo e crescita dell’economia”.
Particolarmente significativa in tal senso, secondo la Poggio, sarà un’azione regionale volta alla costruzione e alla valorizzazione del sistema di relazioni che il territorio ha con il proprio patrimonio culturale e artistico e alla promozione di una cultura identitaria di territorio e comunità.
Nella relazione, infine, sono stati illustrati quelli che saranno gli obiettivi da perseguire: la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale della regione; l’accessibilità diffusa e paritaria alle attività e ai beni culturali; la gestione, l’ottimizzazione e l’innovazione del sistema museale, in armonia con il sistema museale nazionale, e di quello delle bibliotecario; lo spettacolo dal vivo; il supporto al settore della produzione cinematografica; la valorizzazione del sistema regionale di arte contemporanea; la salvaguardia delle tradizioni e delle piccole manifestazioni; la riorganizzazione degli enti partecipati; la promozione culturale del libro e del sistema dell’imprenditoria editoriale; la promozione della dimensione internazionale delle attività e del patrimonio culturale regionale; la formazione per gli enti e le istituzioni culturali; la promozione della sostenibilità economica delle azioni e degli interventi in ambito culturale, attraverso una partnership pubblico-privata che attivi un positivo effetto moltiplicatore sulle risorse regionali allocate per ogni singolo intervento; lo sviluppo di una progettualità a carattere innovativo e digitale; l’attenzione, nella costruzione del nuovo Por regionale 2021-2017 al reperimento delle risorse a favore della cultura; l’ascolto, il confronto e il coinvolgimento continuo del territorio e dei privati.