“Vorrei un alloggio per vivere al meglio quel che mi resta”
Luigi è malato e da anni vede sempre lo stesso panorama
ALESSANDRIA – Per tanto suggestivo che possa essere un paesaggio, diventa un’ossessione se, oltre a questo, riesci a vedere poco altro. Negli ultimi quattro dei suoi quasi 75 anni (li compirà il 2 ottobre), Luigi Piccinini è riuscito ad apprezzare solo il gradevole cortile interno che si apre oltre il portone del civico 35 di via Savonarola.
Quando ha lasciato l’appartamento al terzo piano, raggiungibile senza ascensore ma con scalini antichi che, ogni tre rampe, s’affacciano su ballatoi, lo ha fatto perché accompagnato da volontari del soccorso, che lo hanno portato in ospedale o, comunque, a curarsi.
«Ecco qua» dice Piccinini. Mostra una cartella clinica impietosa. «E adesso c’è anche questo» aggiunge, indicando una K che sta per tumore. Le cellule che gli stanno aggredendo il colon andranno rimosse: «Mi chiameranno per un intervento, come se non bastasse tutto il resto». Ad esempio, il tubicino collegato alla bombola d’ossigeno che gli consente di respirare.
Siamo da Piccinini perché cerca un alloggio nuovo, possibilmente al pian terreno. Da questo, pur tra difficoltà logistiche evidenti, non se ne sarebbe mai andato.