Lo sport che supera le barriere: la missione di Anmil
Ha aperto a Novi Ligure la sede di Anmil Sport Italia, tenuta a battesimo dai campioni di handbike
NOVI LIGURE — A Novi Ligure dalla settimana scorsa c’è un nuovo spazio di aggregazione per le persone con disabilità, e in particolare per quelle intenzionate a cominciare una nuova vita grazie alla pratica sportiva. In viale Pinan Cichero 58, nei locali della parrocchia del Sacro Cuore messi a disposizione da don Giuseppe Turrici, ha aperto infatti la sede cittadina di Anmil Sport Italia. Emanazione dell’associazione delle vittime di incidenti sul lavoro, Anmil Sport Italia è da tempo attiva in città grazie ad Alessandro Moscatello, il 43enne campione di handbike.
La sede di Anmil Sport Italia è stata tenuta a battesimo da una folta delegazione di rappresentanti: c’erano il presidente nazionale Pierino Dainese con il consigliere Claudio Visciglia. C’era anche Elio Balistrieri, presidente provinciale Anmil. E naturalmente c’erano Moscatello e Bruno Ferretti, già disability manager del Comune di Novi, vero e proprio promotore dell’evento.
Il sindaco Gian Paolo Cabella, a nome dell’amministrazione comunale, ha detto che «il problema della disabilità ci deve vedere tutti uniti, senza distinzioni politiche». Balistrieri ha sottolineato il numero ancora troppo elevato di incidenti sul lavoro. Visciglia ha ricordato il primo incontro con i «super eroi», come li ha definiti. Dopo l’incidente che lo aveva costretto sulla carrozzina, aveva conosciuto alcuni campioni di handbike: «Gente che con le braccia correva in bici più veloce di quanto facessi io quando ancora potevo usare le gambe».
All’associazione è stato anche donato un calcio balilla approvato dalla Fpicb, la Federazione paralimpica italiana calcio balilla: «Abbiamo in programma di dare vita a una squadra. Ne faremo una anche di bocce», è stato spiegato nel corso dell’inaugurazione.