La Festa del Vino? Può essere ancora più ‘green’
La proposta di CasaleBeneComune
CASALE – Venerdì è il gran giorno dell’inaugurazione della cinquantottesima edizione della Festa del Vino del Monferrato Unesco, che per una decina di giorni in due fine settimana richiamerà a Casale migliaia di visitatori, dal comprensorio ma non solo.
Con la festa alle porte, CasaleBeneComune, che alle ultime amministrative aveva sostenuto la candidatura di Johnny Zaffiro, invia un appello all’amministrazione affinché la kermesse, che da anni vede l’uso di stoviglie biodegradabili, sia ancora più attenta alla tutela dell’ambiente.
Di seguito la nota diramata dall’organismo politico Casalese.
«Si avvicina uno degli eventi più belli e partecipati di Casale Monferrato: la “Festa del vino”, manifestazione che tutti amiamo e per la quale – alla luce delle criticità climatiche che si registrano in ogni dove – serve fare un passo in avanti. La questione infatti è: qual è l’impatto ambientale di questa manifestazione? Premettendo che la soluzione non è mai il coprifuoco, cerchiamo di affrontare anche questo aspetto, per nulla secondario.
Metano, elettricità, veicoli privati che raggiungono Casale Monferrato producono inquinamento, un inquinamento che non è visibile, ma rientra esattamente nell’agenda degli osservatori sul clima. E se da soli non si può far molto, a livello comunale si può incidere eccome! Il richiamo dell’evento e la sua importanza nel territorio ha, negli anni, portato risultati importanti per la sostenibilità, quali l’utilizzo di stoviglie biodegradabili e il grande impegno di ragazzi che mantengono pulita l’area interna al Mercato Pavia.
Vediamo quindi come si può fare il salto di qualità. Se lo si vuole fare… Chiediamo che l’amministrazione comunale si impegni a confrontarsi con gli organizzatori dell’evento, affinché si realizzi un monitoraggio dei consumi con conseguente calcolo dell’impatto ambientale sul territorio. Questo nell’immediato. Chiediamo poi, sempre all’amministrazione, sulla base dei dati ricavati, di compensare le emissioni con nuove piantumazioni all’interno dell’area urbana, nei mesi autunnali, avvalendosi della consulenza di agronomi per la scelta delle piante. Come dire: quello che abbiamo prodotto in negativo lo annulliamo con soluzioni in positivo.
Siamo disponibili a collaborare con l’amministrazione e con gli organizzatori dell’evento per ottenere valori attendibili e calcolare l’effettivo impatto ambientale sulla città. Vorremmo che un grande evento come quello che sta per iniziare, fosse di esempio anche sotto il profilo ambientale e che la prossima Festa del vino riportasse nel manifesto, in grande risalto, un
orgoglioso e trascinante Evento a Emissioni Zero».