Acqui – Genova: delusione dei pendolari
Nessuna risposta nell'ultimo tavolo tecnico a proposito della coppia di treni in più da tempo richiesta da chi viaggia
OVADA – Nessuna risposta sulla richiesta da tempo formulata dal Comitato Valli Orba e Stura di una coppia di treni in più sull’Acqui – Genova, tratta ferroviare che attende dal 2015 l’avvio di un orario realmente cadenzato privo di “buchi” in fasce orarie fondamentali. E’ una delle criticità indicate dalle associazioni dei pendolari delle linee liguri nel quadro di una profonda delusione manifestata al termine dell’ultimo tavolo tecnico convocato anche per discutere dei “disservizi del giorno di ferragosto”.
E dall’Assessore in occasione dal tavolo tecnico non sono nemmeno venute risposte relative a richieste puntuali fatte da tempo, come la coppia di treni in più promessa sulla Ge-Acqui, mentre si continua ad attendere oramai dal 2015 un servizio realmente cadenzato sulla linea, cosa anche questa promessa e mai messa in pratica. «Nessuna risposta positiva – si legge nel documento ufficiale – alle istanze di pendolari e ambientalisti rispetto alla revisione del Contratto di servizio con Trenitalia, partendo dalle regole delle penali, né alle richieste da tempo espresse dai singoli comitati rispetto alle tratte di loro interesse».
Le associazioni «ribadiscono che è necessario rivedere le regole del Contratto di Servizio con Trenitalia rivedendo il meccanismo di computo delle penali nel suo complesso, rivedendo la metodologia di monitoraggio dei ritardi, non adeguata per la valutazione dei ritardi nelle località intermedie, avviando gli interventi necessari e propedeutici alla riduzione dei tempi di percorrenza rispetto a quelli attuali a parità di fermate effettuate ponendo come obiettivo prioritario del contratto un incremento dei km erogati, ripensando il rinnovo del materiale rotabile, rendendo trasparenti i dati economici relativi al servizio».