“Joker” di Todd Phillips vince il Leone d’Oro
Gran Premio della Giuria a “J’accuse” di Roman Polanski
VENEZIA – In una Sala Grande affollatissima, mentre all’esterno del Palazzo del Cinema una fiumana di persone si accalcava a ridosso del red carpet per il consueto bagno di divismo (e altrettante affollavano la sala del Palabiennale, che trasmetteva in diretta l’evento) sono stati proclamati ufficialmente i vincitori della 76esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Tra grandi dimostrazioni di consenso da parte del pubblico, il Leone d’Oro per il miglior film è stato assegnato a “Joker” di Todd Phillips, che ringrazia in modo particolare l’attore protagonista River Phoenix (il quale, a sua volta, dice ‘grazie’ in italiano). Il Gran premio della giuria è andato a “J’accuse” di Roman Polanski, per curiosa coincidenza tributato da giurati la cui presidente, Lucrecia Martel, si è fin dall’inizio posta in netta opposizione rispetto alla figura del regista polacco, a causa dello scandalo sessuale che l’ha visto coinvolto anni fa: è stata la moglie Emmanuelle Seigner a ricevere il tributo al posto del marito.
Il Leone d’Argento per la migliore regia è stato tributato a Roy Andersson per il film “About endlessness”, mentre la Coppa Volpi per la migliore attrice ha incoronato Ariane Ascaride per “Gloria Mundi” di Robert Guédiguian: l’attrice, commossa, ha raccontato di essere nipote di emigranti italiani a Marsiglia e ha dedicato il premio ‘a tutti quelli che dormono per l’eternità nel fondo del mare’.
La Coppa Volpi per il miglior attore ha laureato, invece, il giovane e molto amato dalle giovani fan – in visibilio per lui al di fuori del Palazzo del Cinema – Luca Marinelli, per “Martin Eden” di Pietro Marcello: Marinelli ha imbastito un discorso tra il serio e il faceto ( tenendo stretta al petto la Coppa), ringraziando Napoli, ‘che si è donata anima e corpo a questo film’, oltre a Jack London, autore del romanzo omonimo da cui il film è tratto. Ha, infine, dedicato la vittoria a chi si occupa di trarre in salvo le persone disperse in mare.
Il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato a Franco Maresco per “La mafia non è più quella di una volta”: il produttore Rean Mazzone, che ha ritirato il premio, ha sottolineato: ‘Abbiamo detto no a qualsiasi tipo di censura’.
Gli altri Premi di questa edizione: Premio Osella per la miglior sceneggiatura a Yonfan per “N. 7 Cherry Lane”; Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore emergente a Toby Wallace per “Babyteeth” di Shannon Murphy; Leone del Futuro – Premio opera prima Luigi De Laurentiis a “You will die at 20” di Amjad Abu Alala; Premio Orizzonti per il miglior film a “Atlantis” di Valentyn Vasyanovych); Premio Orizzonti per la miglior regia a Théo Court per “Blanco en blanco”; Premio speciale della giuria Orizzonti a “Verdict” di Raymund Ribay Gutierrez; Premio Orizzonti per la miglior attrice a Marta Nieto per “Madre” di Rodrigo Sorogoyen; Premio Orizzonti per il miglior attore a Sami Bouajila per il film “Bik eneich – Un fils” di Mehdi M. Barsaoui; Premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura a Jessica Palud, Philippe Lioret, Diastème per “Revenir” di Jessica Palud; Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio a “Darling” di Saim Sadiq; Premio Venezia Classici per miglior documentario sul cinema a “Babenzo – Tell me when I die” di Barbara Paz; Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato a “Extase” di Gustav Machat; Gran premio della giuria per la miglior opera Vr immersiva a “The key di Céline Tricart”; Premio migliore esperienza Vr immersiva per contenuto interattivo a “A linha” di Ricardo Laganaro; Premio migliore storia Vr immersiva per contenuto lineare a “Daughters of Chibok” di Joel Kachi Benson.
Il presidente della Biennale Paolo Baratta ha concluso la cerimonia di premiazione dichiarandosi soddisfatto per il grande afflusso di giovani alla Mostra e ha annunciato che la 77esima edizione si svolgerà a partire dal 2 settembre 2020.