“Bagnarsi nei torrenti non è sicuro”
Dopo l'incidente che è costato la vita a Mohamed Bammou, si rinnova l'appello a comportamenti corretti
MOLARE – La tragedia che sabato scorso ha coinvolto, sul torrente Orba nel territorio di Molare, il giovane Mohamed Bammou, 24 anni, non fa che riproporre interrogativi sulla sicurezza dei bagni sugli specchi d’acqua piemontesi. A lanciare un avvertimento è il sindaco del paese, Andrea Barisone. «I nostri torrenti – spiega – non sono balneabili e non ci sarà mai la sorveglianza necessaria in questi casi. Chi si bagna lo fa a suo rischio e pericolo». Parole che in più di un’occasione sono arrivate anche dall’Arpa. Ma come fare per sradicare un’abitudine così diffusa? Virtualmente impossibile. C’è poi un’ulteriore problema: l’assenza di copertura per la telefonia mobile in diversi punti molto frequentati può generare problemi nel caso si renda necessario dare l’allarme. «E’ un aspetto – chiarisce il primo cittadino – che abbiamo più spesso preso in considerazione. Stiamo lavorando con l’Uncem (l’unione dei piccolo comune ndr) per trovare una soluzione».