Venezia 76: terza giornata sotto il segno di Polanski e Martone
Una giornata speciale alla Mostra del Cinema
VENEZIA – La terza giornata della Mostra del Cinema di Venezia ha visto come protagonisti due autori, uno di origine polacca, l’altro italiano, che hanno rappresentato con i loro film – pur nella diversità degli stili – momenti storici decisivi e sfaccettati affreschi sociali.
Al di là delle polemiche sorte nei giorni scorsi, Roman Polanski (assente per evitare l’estradizione in America, dove è ricercato a causa di una brutta storia di molestie) convince buona parte della sala stampa veneziana con “J’accuse” (titolo italiano “L’ufficiale e la spia”), in cui ricostruisce il famoso Affare Dreyfus ottocentesco: un vero e proprio scandalo, scaturito dall’incarcerazione di un capitano dell’esercito francese, ingiustamente accusato di tradimento in quanto ebreo. La pellicola, una coproduzione internazionale da 26 milioni di euro, vede tra gli interpreti Emmanuelle Seigner, moglie del regista, Louis Garrel e Jean Dujardin.
Anche Mario Martone, già presente a Venezia lo scorso anno con “Capri Revolution”, raccoglie il consenso di pubblico e critica con “Il Sindaco del Rione Sanità” (uno dei tre film italiani candidati al Leone d’Oro, insieme a “Martin Eden” di Pietro Marcello e “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco), trasposizione filmica della sua riduzione teatrale dall’omonimacommedia di Eduardo De Filippo. L’essenza del testo rimane intatta, ma l’ambientazione è moderna: la Napoli dei giorni nostri, drammatica scuola di vita per la giovane leva dei boss locali.
Al Lido approda anche l’attrice Kristen Stewart, per la presentazione (Fuori concorso) del biopic “Seberg” di Benedict Andrews: come si intuisce facilmente dal titolo, la Stewart interpreta nel film Jean Seaberg, star della Novelle Vaguefrancese.
Intanto, per la quarta giornata del Festival, sono attesi gli arrivi, tra gli altri, di Joaquin Phoenix e Robert De Niro.