“Abbattere i cinghiali non risolverà i problemi generati dai cacciatori”
"Sono animali stanziali, se arrivano in pianura è colpa di chi ha interessi"
ALESSANDRIA – Buongiorno signor Piana, ha letto le dichiarazioni del presidente della Regione, Alberto Cirio? “Certo, e ho un’opinione chiara: non è uccidendo che si risolve il problema dei cinghiali”.
Non ci si aspettava una risposta diversa da un esponente della Lac, acronimo di Lega per l’abolizione della caccia. Roberto Piana è un torinese che nell’Alessandrino fa la guardia venatoria. Non si tira indietro al momento di affrontare un argomento ‘divisivo’ come si evince, ad esempio, dai commenti in calce alla notizia sulla proposta di Cirio, pubblicata sul sito de Il Piccolo.
Piana, partiamo da quel che ha detto il governatore del Piemonte. “Intanto sono solo intenzioni perché, fino a prova contraria, si continua a fare riferimento alle direttive della Giunta precedente, che non menzionano abbattimenti. Il 12 settembre, comunque, incontreremo l’assessore alla Caccia (l’acquese Marco Protopapa, ndr) e allora avremo le idee più chiare”.
Intanto i cinghiali proliferano. E Cirio di soluzioni ne ha proposta una, in verità. “Uccidere non ha senso. Io credo che i cacciatori abbiano responsabilità ben precise. I cinghiali sono animali stanziali, se escono dal loro habitat consueto è perché disturbati dai cani di chi va a caccia o magari perché costretti a vagare dopo che è stato abbattuto il loro capobranco. E così troviamo cinghiali dove non dovrebbero stare”.