“Quali impegni per contrastare il cambiamento climatico?”
ALESSANDRIA – “Dichiarazione dello stato di emergenza climatica ed ambientale nel comune di Alessandria e impegni concreti per contrastare il cambiamento climatico”: è l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle che dovrà essere analizzato e accolto dal Consiglio comunale.
La richiesta è quella di dichiarare «lo stato di emergenza climatica ed ambientale per il comune di Alessandria, quale assunzione di consapevolezza e responsabilità politica di fronte al cambiamento climatico globale, che consenta di avviare un percorso finalizzato alla concreta attivazione di misure trasversali nei diversi settori di competenza del Comune atte a contrastare e rallentare il processo in atto, assumendo la questione come priorità trasversale e filo conduttore delle politiche comunali». In particolare impegnando la giunta di Palazzo Rosso “ad attenersi alle direttive contenute nell’accordo di Parigi, con particolare riguardo agli investimenti volti a ridurre le emissioni di gas serra”. E ancora “ad intraprendere un dialogo istituzionale con gli enti governativi affinché si dia attuazione a provvedimenti su scala comunale, regionale e nazionale, volti alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di gas serra e del loro assorbimento e a collaborare con gli enti preposti affinche il governo italiano vari urgentemente un piano per affrontare l’Emergenza climatica ed ambientale con misure concrete ed immediate”. Infine “a fare propria l’esigenza di migliorare lo stato di salute del nostro pianeta provvedendo ad informare, educare e orientare i cittadini verso modelli di consumo sostenibili”.
Azione di mobilitazione della popolazione mondiale già iniziata con il movimento ‘Fridays For Future’, che ha visto più di 1,8 milioni di persone protestare nelle città di tutto il mondo, Alessandria compresa. Con uno Sciopero Mondiale per il Futuro (il 24 maggio) che ha visto una seconda mobilitazione contro i cambiamenti climatici e più di 230 città in Italia che hanno richiesto la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale e il Regno Unito, l’Irlanda e oltre 500 consigli comunali in tutto il mondo hanno dichiarato lo stato di emergenza climatica, impegnandosi formalmente davanti ai cittadini a ridurre le emissioni di gas serra, anche in tempi più brevi rispetto ai termini previsti negli Accordi di Parigi.