Da Migliara a Pellizza. L’arte e la storia davanti alle leggi del mercato
ALESSANDRIA – Qual è il valore di un’opera d’arte? Un discorso complesso, in cui non sempre il valore artistico coincide con quello del mercato. Continuano a tenersi mostre su pittori e scultori che, a livello nazionale o locale, hanno lasciato un segno nell’immaginario comune.
Ma in termini di mercato, quanto valgono le loro opere? Averne una in casa propria costituisce un serio investimento o solo la comunque soddisfazione di avere sempre sotto gli occhi qualcosa di molto bello? Una risposta può venire da Rino Tacchella, esperto d’arte che da decenni si occupa degli autori alessandrini.
«Molti collezionisti – spiega – cercano i dipinti realizzati tra le due guerre perché convinti che siano più importanti mentre in realtà sono simili ad altri autori di quel periodo a cui si rifaceva. Queste opere vengono valutate anche oltre i 6-7mila euro».
Morando continuerà a lavorare fino agli anni Settanta. «Bisogna distinguere anche in questo caso. Le opere realizzate fino agli anni Sessanta con un accentuato carattere espressionista valgono di più rispetto a quelle degli anni Settanta, che sono più ripetitive. Diciamo che le prime sono in genere valutate tra i 3 – 4 mila euro mentre le ultime tra i 1000 e 2000 euro».