Over 58, in arrivo 6 milioni per i ‘cantieri di lavoro’
La Regione in campo per contrastare la disoccupazione
TORINO – Ammonta a più di 6 milioni di euro l’erogazione, da parte della Regione, dei fondi messi a disposizione per favorire la creazione di cantieri di lavoro per i persone disoccupate di età uguale o superiore a 58 anni.
I cantieri prevedono l’inserimento di disoccupati in attività temporanee o straordinarie per la realizzazione di opere di pubblica utilità gestite da Comuni, Unioni di Comuni o altre forme associative e organismi di diritto pubblico con sede in Piemonte. L’intervento va a finanziare progetti nei campi dell’ambiente, della valorizzazione dei beni artistici e culturali, del turismo e dei servizi di importanza sociale, compresi i servizi alla persona, come la cura degli anziani e delle persone con disabilità.
La loro durata è di un anno, e può essere prorogata, al massimo, fino a 18 mesi. Per poter usufruire di questa opportunità, occorre aver compiuto 58 anni senza aver maturato i requisiti pensionistici, essere residenti in via continuativa in Piemonte nell’anno precedente alla domanda, essere disoccupati, non percepire ammortizzatori sociali e non essere inseriti in misure di politica attiva, compresi i cantieri di lavoro. Sono inclusi tra i destinatari i beneficiari di misure di sostegno al reddito in inclusione (Rei) e del reddito di cittadinanza.
Complessivamente le risorse assegnate per l’intervento ammontano a 6 milioni e 138mila euro, di cui 4 milioni per il 2019 e 2 milioni e 138mila euro per il 2020: per il quadrante Sud-Est (che conta 3.400 disoccupati su una popolazione di 77.938 residenti), che riguarda anche l’Alessandrino, saranno stanziati subito 566.900 euro. Gli Enti pubblici che vogliono partecipare al progetto possono presentare le candidature – nei tempi e nei modi specificati nel bando – dal 7 all’11 ottobre.
«Il perdurare della crisi economica – spiega l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino – ha portato ad un aumento generale della disoccupazione non soltanto giovanile, ma anche in quelle fasce di lavoratori che speravano di essere ormai prossimi alla pensione. Allo stesso tempo le nuove regole introdotte negli ultimi anni hanno aumentato l’età della pensione e, di conseguenza, la permanenza sul mercato del lavoro. La Regione – prosegue – vuole essere vicina alle persone che si trovano in questa situazione e tenere alta l’attenzione sul problema della disoccupazione dei giovani, ma anche dei meno giovani che magari si sono trovati da un giorno all’altro senza lavoro senza alcuna responsabilità e con poche chance di ricollocazione».