Oggi allo stadio l’estremo saluto al 18enne morto dopo lo scontro
Cerimonia al "Girardengo" di Novi Ligure per il calciatore Alex Zambrano, morto dopo oltre dieci giorni di agonia in ospedale
NOVI LIGURE — Una cerimonia con rito civile in un campo di calcio, non un funerale. È questa la volontà della famiglia per Alex Zambrano, il 18enne di Basaluzzo morto mercoledì della scorsa settimana dopo oltre dieci giorni di agonia. Alex lo scorso 9 agosto era rimasto coinvolto in uno scontro frontale sulla strada tra Casal Cermelli e Bosco Marengo. Il ragazzo, che avrebbe compiuto 19 anni tra pochi giorni, fin da subito era apparso gravissimo: da allora, era rimasto ricoverato all’ospedale di Alessandria in prognosi riservata. Mercoledì il triste epilogo. La famiglia ha dato l’assenso all’espianto degli organi, che ora aiuteranno altre persone a vivere.
La grande passione di Alex era il calcio. Per questo i parenti hanno deciso di organizzare una commemorazione funeraria allo stadio Girardengo di Novi Ligure, che si terrà oggi, lunedì 26 agosto alle 10.15. Poi la salma sarà tumulata nel cimitero cittadino, con la maglia dello Spinetta, la squadra in cui avrebbe militato quest’anno, e la fascia da capitano.
Alex viveva nella frazione Sant’Antonio di Basaluzzo con la madre Marcela Culqui e il suo compagno, che fino all’anno scorso gestivano la pasticceria “Capricci dolci e salati” di via Garibaldi a Novi. Il padre Roberto è originario di Guayaquil, una popolosa città dell’Ecuador.
Il ragazzo aveva frequentato le scuole medie a Basaluzzo e successivamente si era iscritto all’istituto aeronautico “Locatelli” di Bergamo. Da qualche tempo aveva trovato un’occupazione e quel maledetto 9 agosto stava appunto andando al lavoro. Recentemente aveva anche lavorato all’Outlet di Serravalle, nei chioschi allestiti nelle varie piazze del centro commerciale.
Sperava di avere un futuro nel mondo del calcio: attaccante con la maglia numero 11, Alex aveva giocato l’ultima stagione tra gli Juniores del G3 Real Novi, segnando 16 reti. Durante il periodo degli studi a Bergamo, Alex Zambrano aveva anche militato nelle giovanili dell’Atalanta. Tifoso del Milan, in precedenza era stato in squadra con Pozzolese, Libarna e Novese. «Era un bravo ragazzo, si era fatto voler bene da tutti – spiega il direttore generale del G3 Fausto Amendola – Ancora non ci sembra vero di dover piangere la sua perdita».
Il coach Massimo Aurelio ricorda con estrema precisione l’esordio di Alex nella Pozzolese della Prima Categoria: «Era l’11 febbraio 2018, Alex entrò al 44esimo della partita contro l’Ovadese. Gli avevo detto: “Impegnati e vedrai che ti porto in prima squadra”». Così era stato. «Sulla fascia faceva la differenza. Dopo ogni gol sorrideva e mi cercava con gli occhi, come se mi dovesse ringraziare ogni volta… – si commuove Aurelio – Ma sono io che devo ringraziarlo, ho avuto l’onore di allenare un gioiello che rimarrà nel mio cuore, sempre educato, scherzoso e gioioso. Mancherà a tutti noi».
Anche a scuola a Basaluzzo lo ricordano con affetto: «Era un ragazzino dal carattere esuberante e proprio per questo per i suoi compagni era un leader, gli volevano molto bene. Terminati gli studi, spesso passava ancora in classe a salutare», dice Giusy Melucci, che è stata sua insegnante.