Tempesta Coldiretti: “Occhio assessore, ti controlliamo”
Moncalvo: "Noi siamo il 70% in Regione, Protopapa considera solo altri"
ALESSANDRIA – Non basta la grandinata, neppure l’invasione di ungulati, nemmeno le cimici asiatiche. C’è pure il fuoco ad aggiungere elementi alla lista dei problemi dell’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa.
Infuocate sono, infatti, le parole di Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, per nulla tenero con l’esponente leghista acquese, scelto dal governatore Alberto Cirio per guidare un settore cruciale della nostra regione (la lettera, a pagina 18).
L’accusa si sintetizza così: Prototapa ha scelto nel suo staff due tecnici come Carlo Ricagni e Valter Parodi, già nei quadri di Cia e Confagricoltura, ovvero le due confederazioni agricole chiaramente in competizione con Coldiretti. La quale, dunque, non si sente rappresentata, pur potendo contare sul 70% delle aziende agricole piemontesi. La faccenda sarebbe anche archiviabile alla voce ‘sfogo’, se la lettera di Moncalvo, indirizzata a Cirio e all’assessore interessato, non avesse le ultime quattro righe, che suonano così: «Per ora possiamo solo prendere atto, però, che quanto accaduto è una scelta politica ben chiara contro Coldiretti. E, pertanto, vi marcheremo stretti senza dar tregua, come è nostro dovere, e ci incontreremo nelle piazze ogni volta in cui avremo il solo sospetto che strane ‘manine’ provino a fare indietreggiare le nostre imprese».