Quei momenti drammatici subito dopo il crollo
Gli agenti Marco Gastaldi e Antonio Fiore della Polstrada di Ovada e gli attimi successivi alla tragedia
OVADA – Il terrore negli occhi delle persone, la sensazione di essere scampati a un’immane tragedia. Il crollo del ponte Morandi rimane nitido negli occhi e nella mente di Marco Gastaldi e Antonio Fiore, gli assistenti capo della Polizia Stradale di Ovada che, in servizio diretti verso l’ospedale di Villa Scassi, furono i primi a intervenire nei pressi del viadotto da poco collassato. Le immagini si sono diffuse rapidamente, dapprima sui principali canali social e poi sulle televisioni. «C’era da bonificare l’area – hanno spiegato in più di un’occasione Gastaldi e Fiore, rispettivamente 47 e 37 anni – calmare le persone ancora incredule per quanto successo e scosse». Qualche giorno dopo l’incontro più toccante con Salvatore l’ultimo superstite a transitare in direzione ovest. «Era riuscito a salvarsi durante il crollo, arrivando per inerzia sotto la galleria. In quei momenti non riusciva a dire nulla. Lo abbiamo subito rincuorato, lui è stato il più miracolato più di tutti». Tra i tanti riconoscimenti ricevuti in più occasioni anche quello conferito dalla Città di Ovada che in occasione del 40° compleanno della Sottosezione della Polizia Stradale ha voluto ringraziare i due agenti.