I libri consigliati dagli scrittori
Angelo Marenzana, Danilo Arona, Giulio Massobrio, Raffaella Romagnolo e Farian Sabahi e i loro libri preferiti
Da sinistra Raffaella Romagnolo, Farian Sabahi, Giulio Massobrio, Danilo Arona e Angelo Marenzana
CULTURA – Quali sono i libri preferiti degli scrittori? Quali consiglierebbero ai loro lettori per questi giorni di vacanza? Un classico e una ‘nuova uscita’ in libreria: lo abbiamo chiesto ad alcuni dei più noti autori di Alessandria e provincia.
Il Confine e Bel Ami sono i consigli di Angelo Marenzana, autore di “Leggere d’estate”, i racconti pubblicati a puntate sulle pagine de Il Piccolo durante il mese di agosto, scrittore di gialli che di Alessandria ha sempre fatto l’ambientazione ideale dei suoi romanzi. Ha scritto di recente Il delitto del fascista Nuvola Nera. Nel 2018 ha pubblicato Alle spalle del cielo e l’anno precedente L’ultima storia da raccontare, noir scritto a quattro mani con Danilo Arona. Creatore del commissario Augusto Maria Bendicò ha dato alle stampe la trilogia Legami di morte, Ora segnata e L’’uomo dei temporali. Nel 2016 per è uscito Solo il mare intorno, trilogia horror con Danilo Arona e Luigi Milani. Suoi racconti sono pubblicati su Il Giallo Mondadori, Urania, Cronaca Vera, Stop, GQItalia, nell’antologia Omissis (Einaudi) e La legge dei figli (Meridiano Zero).
“Il confine di Don Winslow è il romanzo col quale si chiude la trilogia sul narco traffico tra Messico e Usa raccontata attraverso la figura immaginaria di Art Keller, un agente americano della Dea. Pur basandosi su solide documentazioni ufficiali dei due governi interessati, l’autore trascina il lettore nella miglior tradizione del romanzo di azione – spiega Marenzana – Bel Ami di Guy de Maupassant è un salto indietro di cent’anni per respirare le atmosfere parigine che avvolgono azioni e passioni di un personaggio perfetto anche per un romanzo noir dei nostri tempi”.
Signor diavolo e La prova del mare: Danilo Arona consiglia i libri rispettivamente di Pupi Avati e di Frank De Felitta: “Il primo è un perfetto gotico rurale con sorpresone finale sul modello de La casa delle finestre che ridono. Il secondo è raccomandatissimo per il periodo estivo, uno yacht in mezzo al mare con qualcosa di stonato a bordo…”. Giornalista, scrittore, musicista, critico cinematografico e letterario, il suo ultimo libro è L’inquietante bottega delle piante fatali.
Giulio Massobrio ha diretto gli Istituti culturali del Comune di Alessandria ed è autore di mystery e thriller, tra cui Occhi chiusi, L’eredità dei Santi, Rex, Autobus bianchi e Tierradentro. Con Marco Gioannini ha pubblicato i volumi storici Marengo. La battaglia che creò il mito di Napoleone, Custoza 1866. La via italiana alla sconfitta e Bombardate l’Italia. Storia della guerra di distruzione aerea 1940-1945. Il 9 luglio è tornato in libreria con la spy story Il maestro del silenzio. Ecco i suoi consigli di lettura: “Il libro recente è di Olivier Norek, Tra due mondi, un romanzo noir che va molto al di là della storia di genere. Una ricostruzione dolente e tragicamente perfetta della foresta-lager di Calais nella quale erano stivati migliaia di migranti diretti in Inghilterra. Orrendamente attuale. E poi amo è Un terribile amore per la guerra di James Hillman. Lo leggo e lo rileggo. E ogni volta c’è qualcosa di nuovo, che mi era sfuggito. O che non avevo colto in tutte le sue implicazioni. Un libro scomodo, fondamentale per capire le ragioni della guerra, dall’Iliade a oggi, una guerra terribile, ma molto umana”.
“Un classico? Il conte di Montecristo di Alexander Dumas. Come si fa a non amare il protagonista Edmond Dantes? E come non detestare gli omuncoli che si fanno strada nel mondo calpestando il suo onore e strappandogli ciò che più ama? Come non comprendere lo strazio di Mercedes? Il Montecristo è un fiume in piena: amore e tradimento, vendetta e perdono, dannazione e resurrezione. Imperdibile” dice Raffaella Romagnolo, scrittrice e insegnante di lettere in un istituto superiore di Ovada. Il suo primo romanzo è stato L’amante di città, un poliziesco ambientato sulle colline del Monferrato. Ha pubblicato in seguito La masnà, Tutta questa vita, La figlia sbagliata, candidato al Premio Strega, e Destino tradotto in Germania, Francia, Olanda, Grecia, Israele e Portogallo. Quest’anno ha pubblicato Respira con me, il primo romanzo per ragazzi.
“Tra i romanzi contemporanei suggerisco il non recentissimo L’ombra dello scorpione di Stephen King. Pubblicato alla fine degli anni Settanta, e poi in edizione integrale nel 1990, è un romanzo appassionante, intenso, ambizioso, sorprendente – dice ancora Raffaella – ‘Lungo racconto di oscuro cristianesimo’, lo definisce l’autore, che mescola da par suo magia e realismo più crudo, Bene e Male, Amore e Morte. Gli ultimi della società, un sordomuto e un ritardato, sono i benedetti da Dio. Non c’è salvezza, ma (incrollabile) speranza”.
Farian Sabahi, scrittrice, accademica e giornalista specializzata sul Medio Oriente e in particolare su Iran e Yemen, attualmente è lecturer in Politics and Religion alla John Cabot University di Roma e insegna Relazioni internazionali del Medio Oriente all’Università della Valle d’Aosta. Non legare il cuore. La mia storia persiana tra due paesi e tre religioni è il suo ultimo libro, preceduto da Il mio esilio (con il premio Nobel per la pace Shirin Ebadi) e Noi donne di Teheran.
“L’animale che mi porto dentro dello scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo: lo segnalo come ‘testo di narrativa’ perché sono incerta se definirlo ‘romanzo’ oppure ‘autobiografia”’ Racconta le vicende di un ragazzino che cresce in una cittadina di provincia, Caserta, e trascorre le vacanze al mare, in un paesello dove c’è anche una colonia di svedesi. A fargli paura, anche a cinquant’anni sarà la forza delle donne in grado di andarsene, mentre tu, maschio, trattieni le lacrime ma poi scoppi in singhiozzi. Il baricentro non saranno i sentimenti, di quelli avrà sempre paura. Sarà il pene: dall’erezione dipenderanno umore, certezze. È evidente che l’autore scrive di sé, delle proprie esperienze e dei propri luoghi. Ma non sappiamo quanto ci sia di autobiografico nella narrazione. E se c’è autobiografia, mettere i fatti su carta spesso è l’unico modo per prenderne le distanze”.
Il secondo libro consigliato è Non più, non ancora di Francesca Rosso. “È la storia di una donna in bilico. Protagonista è una suora che da venticinque anni insegna italiano in una scuola superiore di Roma. Quello raccontato dalla scrittrice torinese è un viaggio nella storia, nei sentimenti e nelle emozioni di una donna che, sul precipizio dei cinquant’anni, si pone domande. La fede non le manca, quello che viene meno è il rapporto con le istituzioni cattoliche e le loro regole. Il libro è bellissimo, si legge tutto d’un fiato”.