Emendatori e Spes, ecco chi c’è dietro il nuovo corso di Pernigotti
Uno è uno storico imprenditore dei gelati, mentre l'altra è una cooperativa sociale che punta all'integrazione dei più deboli
NOVI LIGURE — Di nomi noti al grande pubblico ne sono stati fatti molti in questi mesi di crisi della Pernigotti. Colussi, Sperlari e Laica su tutti. Alla fine, però, a ricevere il testimone saranno due realtà di cui difficilmente avremmo mai sentito parlare se i Toksoz non avessero deciso di chiudere la fabbrica di Novi Ligure: la cooperativa Spes di Torino e la ditta Emendatori di Rimini.
Giordano Emendatori, in realtà, è uno degli imprenditori più importanti nel settore dei gelati. Nel 1984 ha fondato la Mec3, colosso che esporta in 150 Paesi del mondo con 450 dipendenti e 173 milioni di euro di fatturato. Nel 2014 l’ha ceduta agli americani della Riverside Company che a loro volta nel 2016 l’hanno venduta al fondo inglese Charterhouse Capital Partners. Oggi ritorna in campo con una nuova società, la Emendatori appunto, che dalla Pernigotti ha rilevato la divisione I&P, ice and pastry (prodotti per gelati e pasticceria), il marchio “Maestri gelatieri” e le relative strutture commerciali (21 dipendenti) e produttive (15 operai), con inizio della produzione dal 1° ottobre.
La Spes si occuperà invece di cioccolato e torrone. L’impresa sociale cooperativa Gruppo Spes – nata a Torino nel 1970 come laboratorio artigianale di cioccolato – ha proposto un piano industriale che prevede un’esclusiva decennale di produzione e l’assorbimento occupazionale di circa 50 lavoratori già nel 2019, con una previsione di sviluppo di nuovi prodotti e mercati nel triennio 2020-2023.
Il modello di business che Spes vuole portare a Novi è quello dell’impresa sociale: agevolare i giovani e le fasce più deboli nel mondo del lavoro e reinvestire gli utili in azienda e nella comunità. «Vorrei creare valore per il territorio di Novi e per il Made in Italy – dichiara Antonio Di Donna, presidente di Spes – La strategia è dare centralità allo stabilimento di Novi per crescere nel mercato del cioccolato e del torrone di qualità facendo leva sul know how esistente».
I prossimi obiettivi di Spes sono «cercare un accordo con Emendatori per una produzione unitaria del sito, anche attraverso la creazione di una newco, presentare il progetto di piano industriale alle parti sociali e concretizzare l’impegno delle istituzioni, in particolare Mise e Regione Piemonte, rispetto agli investimenti per la reindustrializzazione», dicono dalla cooperativa.