Cimiteri ai privati, maggioranza divisa
Bovone (Forza Italia): ?Stiamo preparando un piano alternativo?. Ma la giunta vuole andare avanti
ALESSANDRIA – Sta creando qualche mal di pancia all’interno della maggioranza di palazzo Rosso la decisione assunta con delibera di giunta di privatizzare le gestione dei quattordici cimiteri cittadini. Ieri, in commissione Bilancio, dove si sta prendendo in esame il piano di riequilibrio, il tema è stato analizzato sotto diverse sfaccettature. Le critiche sulla privatizzazione non arrivano però solo dai banchi dell’opposizione, ma anche da quelli della maggioranza e, in particolare da Forza Italia. Il consigliere Mauro Bovone si è infatti detto apertamente “contrario” alla strada che la giusta sembra aver già trattato e annuncia di star lavorando ad un “progetto alternativo”. Il presupposto da cui parte Bovone è che i cimiteri sono un servizio che può rendere alla casse comunali, se ben gestiti.
Sul punto era intervenuto anche Michelangelo Serra (Movimento 5 Stelle) per sottolineare che con la privatizzazione il risparmio per il comune sarebbe davvero irrisorio. Rita Rossa (Pd) mette invece l’accento sul personale: i dipendenti comunali assegnati al servizio verranno ‘esternalizzati’?
“E’ prematuro dare risposte” spiega il dirigente Robutti: “Intanto – precisa – non si tratta di un bando di gara, bensì della ricerca di una offerta. Sarà poi l’eventuale partner privato a dirci di quanto personale necessita”.
L’assessore Barosini e il dirigente Robotti sottolineano il fatto come il personale oggi in forza al servizio non sia più sufficiente per garantire un servizio adeguato. Non sono inoltre stati fatti investimenti strutturali e manutenzioni straordinarie e il rischio è che “la situazione degeneri”.
“Non è più sostenibile mantenere il servizio pubblico e anche la Corte dei Conti indica come strada quella del partenariato pubblico privato”, ribadisce Robotti.
Una strada, quella del partenariato, che l’amministrazione sposa anche per la gestione degli impianti sportivi.
Intanto Vincenzo Demarte ‘denuncia’ la modifica degli orari, in senso restrittivo, dei servizi cimiteriali: “è un servizio primario, non si può ridurre l’orario senza tenere conto delle esigenze dei cittadini. Con la chiusura del sabato, chi muore di venerdì, rischia di non poter trovare sepoltura fino al martedì successivo”. Ma, anche sugli orari, il comune risponde dicendo che non era possibile fare diversamente: c’è poco personale e non si possono pagare straordinari.