Cabella: “Dai lavoratori Pernigotti una lezione di dignità”
Molinari (Lega): "Tutela delle imprese in cima all'agenda". Patelli (Dem): "I Toksoz dovevano mollare anche il marchio"
NOVI LIGURE — «Il mio plauso va soprattutto ai lavoratori della Pernigotti, che hanno vissuto sulla loro pelle, nell’ultimo anno, una situazione difficilissima, senza mai perdersi d’animo, e continuando a battersi per il loro lavoro con grande forza, compostezza e dignità». Lo ha detto il sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Cabella, commentando l’esito del vertice al Mise di ieri.
Alle parole di Cabella si è associato anche il capogruppo della Lega alla Camera, il deputato alessandrino Riccardo Molinari: «La ripartenza della Pernigotti è la dimostrazione che questo governo ha le idee molto chiare, e pone la tutela delle nostre imprese in cima alle sue priorità».
Per Luca Patelli, già portavoce degli operai Pernigotti e oggi consigliere comunale di opposizione con i democratici, «sarà un mese lungo» perché l’accordo preliminare con Emendatori e Spes va ancora perfezionato: «Entro il 30 settembre o si firma l’accordo definitivo o salta tutto». Patelli non ci sta a parlare di un successo del ministro Di Maio: «I Cinque Stelle dovevano fare qualcosa dopo i disastri precedenti». E ancora: «Qui si parla di salvare i posti di lavoro (e non è poco) ma non la Pernigotti. Il futuro è ancora incerto e il piano dei turchi va avanti senza problemi. I Toksoz non hanno venduto il marchio, gli strumenti per convincerli a farlo c’erano e non si capisce perché non siano stati usati».