Dal Molin vuole il Mondiale, ma prima c’è un ostacolo in più da superare…
L'ostacolista di Occimiano è alle prese con un infortunio muscolare, ma Doha è nel mirino
SPORT – Paolo Dal Molin non molla, anzi, rilancia. L’ostacolista italo-camerunense cresciuto ad Occimiano che pochi giorni fa ha festeggiato il suo 32esimo compleanno punta dritto ai prossimi Mondiali in programma a Doha dal 28 settembre a 6 ottobre. Quella in Qatar per Dal Molin sarebbe la prima rassegna iridata outdoor in carriera. Finora, infatti, l’atleta tesserato per l’Athletic Club 96 che corre anche per le Fiamme Oro, non è mai riuscito a partecipare ad un Mondiale all’aperto causa infortuni. Per mettere in cassaforte il biglietto per Doha, c’è però un ostacolo in più da superare. La scorsa settimana, infatti, controlli medici effettuati a Pavia hanno evidenziato un ipertono muscolare al gluteo sinistro che va a comprimere il nervo sciatico.
“Dopo l’operazione al ginocchio sinistro per l’infortunio rimediato in finale agli Europei di Berlino ero riuscito a raggiungere una buona condizione” commenta Dal Molin, “ora però devo risolvere quest’altro problema, Inizialmente pensavamo si trattasse di un fastidio al bicipite femorale, ma dagli esami è emerso altro. Per fortuna non è niente di troppo serio. Il mio obiettivo resta comunque la qualificazione per i Mondiali di Doha”. Il tempo minimo necessario per il pass mondiale è 13”46, soli 9 centesimi in più del crono fatto registrare in batteria al meeting di Mannheim, in Germania, che Dal Molin ha poi chiuso al secondo posto nella finale vinta dal kuwaitiano Yakoub Al Youha. Pochi giorni dopo, un’altra incoraggiante prestazione a Leverkusen, 13”66 e terzo posto in finale al ‘Bayer Classic’. “Dobbiamo capire come intervenire” aggiunge l’ostacolista nato a Yaoundé che da tempo si allena a Formia sotto la sapiente guida tecnica di Santiago Antunez, “probabilmente non basteranno dei massaggi. Ad ogni modo resto ottimista, perché questo intoppo non mi costringerà ad interrompere gli allenamenti. Sento fastidio, ma non così tanto da dover restare a riposo”. Una buona notizia, quindi, ma a quando il ritorno alle gare? “Prima della fine di agosto, infortunio permettendo. Devo tornare al più presto in pista per non perdere la condizione. A questi Mondiali voglio esserci”. Alzare bandiera bianca per l’ennesima volta, d’altronde, sarebbe un vero peccato. Paolo non è più un ragazzino, e alla sua età le grandi occasioni si fanno sempre più rade.