Sanità: le richiesta dell’Ovadese
Si riparte dalla "Day Surgery" da tempo sospesa. La novità è un centro diurno per l'Alzheimer
OVADA – Un incontro con il neo assessore alla Sanità (dal 26 maggio scorso) della Regione Piemonte, Luigi Icardi. E’ la richiesta formulata anche in sede pubblica, nell’ultima seduta del consiglio comunale, dal sindaco Paolo Lantero.
«L’intento – ha spiegato – è quello di illustrargli la nostra realtà. Il territorio ha bisogno di politiche adeguate in funzione del prevenzione delle malattie, un presidio territoriale efficiente e presidi ospedalieri in rete per dare risposte tempestive e funzionali alle patologie acute».
Si parte, non solo dallo sviluppo dell’ospedale di comunità varato nella primavera scorsa ed arrivato già ad avere una decina di pazienti in corsia, ma anche dal recupero della chirurgia “day surgery” prima ottenuta ma da tempo sospesa. «Registro al di là delle parole – è intervenuto il capogruppo di “Ovada viva”, Pier Sandro Cassulo – che negli ultimi cinque anni, pur con un’Amministrazione di centro sinistra in Regione, non si è ottenuto nulla dal punto di vista dei servizi. Anzi, qualche cosa è stato perso».
La sfida del futuro rimane comunque la gestione della cronicità, un’urgenza resa particolarmente impellente anche dall’età avanzata della popolazione. «Nei prossimi anni – prosegue Lantero – cercheremo con la nostra azione di ottenere la realizzazione di un centro diurno dedicato alle patologie legate all’invecchiamento, in particolare l’Alzheimer, e risposte adeguate a un fenomeno in crescita come l’autismo. Infine ci batteremo per l’istituzione di un punto dialisi presso l’ospedale di Ovada».