Valle Bormida, l’associazione e i sindaci si mobilitano
Primo incontro a Castellazzo, tre gli obiettivi principali
Molti, quasi tutti, erano in prima linea già negli anni ‘80 e ‘90 e lo sono ancora, perché l’emergenza, in Valle Bormida, esiste ancora e, anche, perché serve una squadra per rilanciare la zona.
Il primo incontro dell’Associazione per la Rinascita della Valle Bormida l’altra sera, nel palazzo comunale di Castellazzo, organizzato dal sindaco Gianfranco Ferraris, anche lui convinto attivista fin dalle origini. Presenti anche i primi cittadini e loro rappresentanti di altri otto comuni dell’area alessandrina: Ponti, Strevi, Cassine, Rivalta Bormida, Castelnuovo Bormida, Castelspina, Sezzadio e Borgoratto. «Informeremo e coinvolgeremo anche il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, che è stato protagonista della lotta per la difesa del diritto alla salute della Valle Bormida».
Tre i temi centrali della nuova mobilitazione: la situazione dell’area Sin di Cengio e della sua bonifica, giudicata «precaria o, comunque, insoddisfacente»; la regimazione, necessaria, dell’intero corso del fiume Bormida, risorsa paesaggistica, ma anche idro – potabile; un coordinamento di tutte le amministrazioni locali, come in passato, «utile anche per un rilancio economico, turistico e culturale di una delle aree più belle del Nord Italia».
I sindaci della Valle Bormida alessandrina chiederanno anche alla Regione Piemonte «di avere un ruolo da protagonista nelle vicende del Sin di Cengio – Saliceto».