Linea dura verso i commercianti morosi. “Niente licenza o concessione”
Lumiera: ?prima si propone di regolarizzare, ma se non viene fatto....?
ALESSANDRIA – Il principio è quello di salvaguardare chi paga e chi ha sempre pagato. Il Regolamento con misure tese a prevenire il contrasto all’evasione fiscale è stato oggetto di discussione in commissione Bilancio e sarà portato all’attenzione del Consiglio comunale del prossimo 30 luglio. E’ una estensione del DURC – il documento unico di regolarità contributiva – anche alle tasse o tariffe locali di cui le amministrazioni comunali si possono dotare grazie alle novità del Decreto Crescita. E si rivolge al mondo del commercio, per le licenze o concessioni, per i dehor, per chi ha già un’attività e per chi deve aprirne una nuova. Un Regolamento ex novo quasi per tutti, che si compone di pochi articoli e che sembra essere ancora un po’ “nebuloso” specie per la minoranza di Palazzo Rosso.
Fa riferimento ai tributi locali: quindi Tari, Imu, Tasi. Ma si devono considerare anche le imposte tipo occupazione suolo pubblico o pubblicità, oggi gestite e controllate da Ica? Perché nel regolamento un elenco dei tributi presi in considerazione non c’è. Ed è questa una delle puntualizzazioni che arriva dai banchi dell’opposizione. Si parte da una morosità di 50 euro. A salire. “Non è un po’ bassa? Cioè rischio di non vedermi rinnovata la licenza se ho un ritardo di pagamento di 50 o 100 euro?”. “Ci sono durante il controllo da parte degli uffici comunali tutte le procedure per poter dilazionare e rientrare della morosità. Se nonostante tutto non ci si mette in regola, allora sì nessuna licenza anche solo per 50 euro” sono state le parole dell’assessore al Bilancio Cinzia Lumiera, enfatizzando il caso specifico. Un recupero di risorse per l’ente che sta lavorando duramente su questa strada, per recuperare l’evasione, ma anche una logica di “giustizia” nei confronti di chi pur con difficoltà paga. “Perché la possibilità di rateizzare c’è, secondo quanto previsto dal Regolamento generale delle entrate locali. Quindi non si tratta di ganascia fiscale contro i commercianti o di mannaia sulla loro testa” ha aggiunto la Lumiera. Rispondendo alle critiche mosse soprattutto dalla minoranza di centro sinistra (Rossa e Barrera) “non contraria al provvedimento, ma che ha bisogno di chiarimenti e di maggiori precisazioni su tempi, modalità…”. Osservazioni che sono state scritte nero su bianco anche dal Collegio dei Revisori dei Conti che ha comunque dato un parere positivo al Regolamento.
“Da una parte vogliamo andare incontro ad un mondo in crisi, come quello del commercio, con la No Tax Area. Dall’altro poi per 50 euro facciamo chiudere o non diamo licenze nuove per aprire”. Una contraddizione così posta seconda l’ex sindaco Rossa. Che proprio su questa linea ha chiesto alla commissione “maggiori approfondimenti, anche alla presenza dei Revisori dei Conti”. Richiesta sostenuta anche dai consiglieri del Movimento 5 Stelle. E la proposta di “rinvio” a nuova commissione e al prossimo Consiglio comunale è passata per l’assenza tra i banchi della maggioranza del commissario di SiAmo Alessandria, Ezio Castelli che durante la votazione della proposta ha portato in minoranza i suoi. 6 voti favorevoli e 5 contrari al rinvio.
Intanto l’assessore al Bilancio si è espressa con alcune precisazioni su questa questione: “Mi stupisce la discussione che è scaturita dalla Commissione consiliare di ieri perché stiamo lavorando su molti fronti a tutela della categoria e ribadisco che nessuna ‘ganascia fiscale’ pende sui commercianti alessandrini. Il regolamento va a tutela di tutti coloro che regolarmente, da anni, pagano i tributi locali con puntualità e vuole essere una garanzia per gli imprenditori”. Aggiungendo: “La minoranza che oggi pare ergersi a tutela del commercio locale ponendo dei dubbi sulla legittimità dell’atto è la stessa che, fino ad oggi, ha preferito introdurre nuove imposte, come il canone non ricognitorio e non ha mai svolto una seria azione contro l’evasione fiscale”.