Discarica di Casal Cermelli-Frugarolo, tre interrogazioni del M5S
Il progetto de La Filippa 2.0 viene portato in Europa, in Senato e in Regione
CASAL CERMELLI – Il progetto che interessa Cascina Pitocca, tra i comuni di Casal Cermelli e Frugarolo, per una discarica di rifiuti non pericolosi che sulla base della economia circolare dovrebbe poi venire restituita alla popolazione come “parco verde” secondo il progetto de La Filippa 2.0, sbarca in Europa (con Tiziana Beghin, europarlamentare), in Senato (con Susy Matrisciano) e in Regione (con Sean Sacco, consigliere) con tre interrogazioni sul caso del Movimento 5 Stelle, “per cercare di fare chiarezza”.
Il M5S è accanto ai cittadini a tutti i livelli istituzionali. E soprattutto in questo caso, dove la questione riguarda “una discarica che verrebbe a trovarsi a poca distanza da due corsi d’acqua, il Torrente Orba e il Rio dell’Acqua, in zona attualmente considerata a rischio idrogeologico e interessata da almeno due gravi alluvioni nel 1977 e nel 1987, nonché da un fenomeno di esondazione nel 2014” ricordano i pentastellati. “Nel sottosuolo, inoltre, è presente una falda acquifera che rifornisce di acqua potabile tutti i comuni circostanti e a meno di un chilometro si trova un sito di protezione europeo ‘Natura 2000’”. Movimento 5 Stelle che aveva già sostenuto la proposta di Legambiente di una ‘inchiesta pubblica’ dopo la ripresa del procedimento in Provincia.
“Se si andrà avanti con la discarica, la prossima inondazione potrebbe causare un disastro ambientale” afferma da Bruxelles Tiziana Beghin, capodelegazione del M5S. “Sono sicura che le normative europee sulle acque, sulle discariche e sulla tutela dell’ambiente non permetteranno di mettere a rischio in questo modo il territorio e la salute dei cittadini, per questo ho deciso di segnalare la questione alla Commissione europea”.
“Ancora una volta il nostro territorio è stato scelto da aziende del rifiuto per l’insediamento di discariche e ancora una volta si sta dando la possibilità di depositare enormi quantità di rifiuti sull’unica falda esistente in basso Piemonte, mettendo così a rischio questa preziosa risorsa”, dichiara la senatrice alessandrina del M5S Susy Matrisciano. “A differenza della discarica di Sezzadio, dove comunque stiamo cercando qualche cavillo che possa permettere la revoca dell’autorizzazione, qui siamo ancora in fase pre-autorizzativa e forse ancora in tempo per fermare questo assurdo progetto che metterà a rischio la salute dei cittadini danneggiando un territorio già pesantemente martoriato. Per queste motivazione interrogherò il Ministro dell’ambiente per sapere se l’autorizzazione di questa discarica in zona attualmente inondabile ed esondabile sia compatibile con la salvaguardia della più grande falda incontaminata rimasta nel Basso Piemonte”.
Da Torino interviene il consigliere regionale alessandrino Sean Sacco: “rischiare di compromettere una risorsa strategica per il nostro territorio come l’acqua è l’ennesima offesa all’interesse di tutti a garanzia del profitto di pochi”. E aggiunge: “depositeremo una interrogazione in Consiglio regionale per sapere se è intenzione della Giunta predisporre in tempi celeri un documento che impedisca l’insediamento di nuove discariche in aree esondabili con falda idropotabile sottostante”.
Gli fa eco il capogruppo in Comune ad Alessandria, Michelangelo Serra: “noi del gruppo consiliare di Alessandria siamo estremamente preoccupati per una discarica che rischierebbe di compromettere la falda dalla quale oltre 200mila persone si abbeverano ogni giorno e di inondare di rifiuti buona parte del territorio comunale in caso di alluvione catastrofica”.