Cit, bilancio ok ma il Cda si dimette. Rimane il nodo stipendi
Dai Comuni i fondi per ripianare il rosso: priorità ai debiti con l'Erario
NOVI LIGURE — Approvato il bilancio del Cit. L’altro ieri l’assemblea dei sindaci che compongono la società dei trasporti pubblici locali ha dato l’ok al bilancio di esercizio 2018 e al piano di risanamento. I Comuni si sono impegnati a ripianare i conti e garantire quindi l’operatività del Cit. Sempre durante l’assemblea di martedì il consiglio di amministrazione della società si è dimesso: il presidente Giuseppe Licata e i consiglieri Paolo Moncalvo e Elena Nano hanno rimesso il mandato. Per ora, rimarranno in carica per il disbrigo degli affari correnti, fino a quando non verranno nominati i nuovi vertici. Una decisione presa per il cambiamento alla guida del principale azionista della società, il Comune di Novi Ligure, passato al centrodestra di Gian Paolo Cabella.
I soldi che arriveranno serviranno anche per il pagamento delle quattordicesime ai dipendenti, ma non subito. Il saldo delle quattordicesime era stato sospeso a tempo indeterminato perché «le casse della società sono praticamente vuote», aveva fatto sapere la settimana scorsa il presidente Licata.
«Avendo in questi mesi privilegiato le retribuzioni dei dipendenti, il debito societario nei confronti dell’Erario (a titolo di Irpef, Iva e Inps) supera i 200 mila euro e occorre abbatterlo nella maggior misura possibile e nel minor tempo possibile», aveva spiegato Licata. Allo scopo di garantire la continuità aziendale e salvaguardare i servizi, «il ripiano perdite 2018 verrà utilizzato anzitutto per ridurre drasticamente tale debito e solo successivamente per le retribuzioni di luglio».