Terzo Valico, sul ripristino dello shunt Toninelli non fa promesse
La Regione sostiene la richiesta del Comune di Novi ma il Mit è cauto: "Valuteremo". La priorità sembra essere il rispetto dei tempi
ROMA — Sul Terzo Valico è stato «confermato il rispetto del cronoprogramma come da previsioni». Lo fanno sapere il governatore del Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi, che mercoledì a Roma hanno incontrato il ministro ai Trasporti Danilo Toninelli.
La Regione ha sottoposto al Mit la richiesta avanzata dall’amministrazione comunale di Novi Ligure di modifica del tracciato, con il ripristino dello shunt nel basso Pieve, la bretella ferroviaria che permetterebbe di bypassare il centro abitato evitando che i treni merci passino dentro la città. Il ministero ha assicurato che affronterà il tema, «segnalando tuttavia la delicatezza di modificare un accordo già raggiunto con gli enti locali nei mesi scorsi».
Nei fatti, ripristinare lo shunt significherebbe effettuare nuove modifiche al progetto, peraltro già approvato in via definitiva dal Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, e vistato dalla Corte dei Conti. Per eliminare lo shunt che era previsto nel primo progetto del Terzo Valico ci vollero oltre quattro anni di passaggi tecnici e burocratici (dal maggio 2014 al luglio 2018).
Se l’obiettivo è «confermare il rispetto del cronoprogramma», difficilmente si potrà rimettere mano al progetto. Peraltro a giugno l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile aveva confermato «il completamento della tratta Genova-Tortona nel 2023», con un allungamento dei tempi rispetto ai precedenti annunci, che vedevano «l’opera di base in attività nel 2021, al limite nei primi mesi del 2022».