La vita lenta attrae i turisti del nord
Anche il 2019 conferma un fenomeno già osservato negli anni passati
Sono attirati da una vita più lenta rispetto ai ritmi della grande metropoli e dalla bellezza delle colline. Possono rappresentare volano di sviluppo per i prossimi anni, una risorsa che l’Ovadese non può lasciarsi scappare. Sono i tanti stranieri negli ultimi anni approdati dalle nostre parti acquistando immobili. Olandesi principalmente. A confermare una sensazione tangibile in città adesso sono anche i rappresentanti delle agenzie del settore. «Alcuni – spiega Laura Tardito, referente di zona per Fiaip – si sono trasferirti tra Cremolino e Trisobbio. Altre aree abbastanza gettonate sono Carpeneto e Rocca Grimalda. Sono le colline che offrono gli scorci più gradevoli. Parliamo di olandesi ma anche di belgi e svizzeri».
Per parlare di boom è ancora presto, si tratta di un mercato di nicchia e i movimenti sono ancora timidi e non ancora generalizzati, ma è un dato di fatto che l’Ovadese comincia ad attirare l’attenzione degli stranieri. Anche perché è l’onda lunga di un fenomeno che ha toccato prima l’Acquese; un passa parola tecnologico alimentato dall’estrema facilità nel condividere informazioni. «I pezzi più ricercati, anche se non restano molti, sono cascinali e casette di piccole dimensioni, a prezzi contenuti, possibilmente in campagna e un po’ isolati – prosegue Tardito – Un tempo, la seconda casa era un investimento economico oggi lo è per la qualità della propria vita. Quanto alle cifre, non si va sopra i 200 mila euro». Ma cosa apprezzano gli stranieri del nostro territorio? La semplicità soprattutto: un ambiente tipico italiano ma ancora autentico e non artefatto, i torrenti dove fare il bagno, il mercato bisettimanale e i prodotti a chilometro zero. Cosa date per scontate da chi risiede da tempo ma che hanno valore per chi arriva come turista e magari decide di acquistare. Genovesi (che ritornano) e milanesi sono anche loro a caccia di una casa per le vacanze o di un immobile dove trasferirsi per cambiare vita, restando ragionevolmente vicini alle grandi città e al mare della Liguria. Anche loro individuano in duecento mila euro il tetto di spesa, una soglia psicologica che evidentemente accomuna tanti.