Le nozze con Casale e l’acqua a ‘5 Stelle’
VALENZA – Il ‘matrimonio delle acque’ tra l’Amc spa di Casale Monferrato e l’Amv spa di Valenza potrebbe avere un nome e cognome (il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi): ‘La compagnia delle acque pubbliche spa’, frutto della fusione per incorporazione della municipalizzata valenzana in quella casalese.
E la seduta di consiglio comunale convocata il 24 luglio, alle ore 20,30, dal presidente Salvatore Di Carmelo ha un punto specifico da discutere: il progetto di scissione parziale beni servizio idrico di Valenza reti in liquidazione ad Amv Spa.
Sicuramente sull’argomento, tutt’altro che definito – del resto uno dei primi dossier che il neo presidente eletto martedì sera di Amc, Fabrizio Amantelli, troverà sul tavolo è proprio quello del rapporto con Valenza – ci sarà discussione in aula, vista anche l’interrogazione presentata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Annamaria Zanghi.
«Il prolungato silenzio istituzionale sul decorso delle procedure relative all’aggregazione del servizio idrico integrato si è interrotto il 18 luglio – dice l’esponente del Movimento 5 Stelle – con l’annuncio in Commissione bilancio della tanto attesa perizia».
Nel suo intervento Annamaria Zanghi interroga il sindaco Gianluca Barbero chiedendo se i rapporti di colleborazione tra Amc ed Amv hanno prodotto maggiori o minori spese per la partecipata valenzana, se l’amministrazione, in seguito ai risultati elettorali che hanno mutato le amministrazioni comunali a Bassignana e a Casale abbiano avviato un primo dialogo per sondare le intenzioni dei sindaci neoeletti, quanto è stato ricavato e come è stato impiegato dallo scorporo e della vendita di Rete Gas.