Consiglio fiume per il programma di Governo di Riboldi
Oltre cinque ore di seduta con le prime scaramucce
CASALE MONFERRATO – È durato più di cinque ore il primo Consiglio Comunale “operativo” dell’era Riboldi. All’ordine del giorno del dibattito, il parlamentino di Casale aveva un punto di grande importanza politica, la discussione sugli indirizzi generali di governo per i prossimi cinque anni di Amministrazione.
La seduta, destinata a finire due ore e mezza dopo la mezzanotte, si è aperta giovedì con un minuto di raccoglimento in memoria di Giovanna Bevilacqua Scagliotti, anima dell’Anffas e in passato anche assessore.
Il programma di Governo
Che sarà l’Amministrazione delle piccole opere e delle piccole attenzioni era stato già detto in campagna elettorale: è stato a più riprese ribadito da assessori e consiglieri di maggioranza durante la seduta. Come ha spiegato il vicesindaco Capra, il programma di Governo non si discosta da quanto presentato ai cittadini (e con loro redatto) nel corso della campagna elettorale di qualche mese fa.
Nella sua relazione introduttiva il sindaco Federico Riboldi ha “battuto” sui punti ritenuti più importanti, ripresi in alcuni casi dai suoi assessori: sviluppo economico (verrà creato un ufficio apposito per intercettare i bandi e finanziamenti), sicurezza, decoro e pulizia (lotta a discariche abusive ma anche introduzione della tariffazione puntuale), sul rendere la città viva e a misura di tutti.
«Vogliamo confrontarci con la città per ogni iniziativa» ha detto l’assessore Giovanni Battista Filiberti (Bilancio, Sviluppo Economico), concetto rilanciato più volte dalla maggioranza.
Pur non potendo agire direttamente sul campo della sanità (di competenza regionale), il sindaco ha affermato tra le altre cose di voler creare una fondazione a sostegno del reparto di maternità dell’Ospedale.
Al plauso dei consiglieri di maggioranza, si sono contrapposti i primi appunti delle minoranze. Uno dei temi più combattuti è stato quello del rilancio dei trasporti: «Senza trasporti Casale muore» ha detto Pino Iurato (Pd) e «Le linee ferroviarie erano state chiuse dalla giunta del leghista Cota, quella per Mortara, pur a rilento, sta ripartendo grazie alla giunta precedente» le parole di Luca Gioanola (Pd).
Giorgio Demezzi (Ritrovare Casale) si è interrogato sul reperimento delle risorse per l’attivazione del quoziente famigliare – trovando poi la risposta di Tatiana Mantovan (Fdi) e ha espresso perplessità sulla tariffazione puntuale che «dove è stata introdotta ha fatto aumentare i costi».
Sia Fabio Lavagno 77 (Pd) che Gioanola e Demezzi hanno sottolineato l’assenza, nella relazione dell’assessore Filiberti, di accenni al bilancio: «I suoi colleghi hanno parlato di uscite, di entrate non si è parlato – ha detto l’ex onorevole prima di pungolare: – Fate pure le piccole cose ma abbiate anche l’ambizione di pensare più in grande di quanto avete detto qua».
Il programma di governo è stato definito «abbastanza debole» da Gioanola.
Si proseguirà nell’iter che porterà la caserma dei Carabinieri in piazza Venezia. «Pur non ritenendo sia la location ideale, è un luogo degno e sono da rispettare gli impegni presi da chi ci ha preceduto» ha detto Riboldi. «L’area sarà riqualificata comunque» ha fatto eco Vito De Luca (Pianificazione Urbana e Territoriale).
In sede di repliche il sindaco è passato al contrattacco. «Siamo arrivati in Comune con i capitoli quasi esauriti, tra il 90 e il 100%! non ne facciamo un piagnisteo ma mancano risorse […] Su Borgo Ala la situazione è critica, manca il cofinanziamento del Comune, sta a noi completare la riqualificazione ma dovremo fare l’ennesimo grande sforzo».
Il programma è stato votato unanimemente in modo favorevole dalla maggioranza, il Pd si è espresso contrariamente, Ritrovare Casale si è astenuta.
Gli altri punti all’ordine del giorno
Dopo alcune scaramucce è stata votata l’approvazione definitiva della variante n. 25 al Prgc (Piano Regolatore Generale Comunale), mentre lo scontro vero e proprio è ripartito sul la proposta di modifiche e integrazioni al Regolamento di Polizia Urbana, finalizzate ad adeguare il testo alle nuove disposizioni del “Decreto Sicurezza bis”.
Le modifiche, seppure non sostanziali, dovrebbero rendere più agevole la risoluzione di alcune problematiche legate all’accattonaggio e al bivacco in zone definite fino ad oggi “franche” dall’amministrazione e dai successivi interventi dei giovani consiglieri Alberto Drera e Veronica Durante (Lega).
Quella che dovrebbe portare al “Daspo Urbano” è stato definita da Lavagno 77 una «operazione di marketing», mentre Gioanola e lo stesso ex onorevole si sono battuti contro il nuovo divieto di “sdraiarsi sulle panchine e sedersi sui gradini degli edifici di pregio (è il caso del Teatro nda)” che sarebbe di difficile applicazione per il suo carattere di estrema discrezionalità.
Il nuovo regolamento è stato approvato, così come, quando era ormai notte fonda, la proroga della Convenzione per la gestione associata delle funzioni di Segretario Comunale con i Comuni di Terruggia e di Vignale Monferrato.