Riapertura del Marenco, è scontro sulla vicenda di Casa Giorgi
Per la Fondazione Marenco i problemi dell'edificio non interferirebbero con il teatro. Andronico conferma: "Fine lavori in autunno"
NOVI LIGURE — Il recupero di Casa Giorgi? «Non interferisce in alcun modo con la piena fruibilità della nuova struttura teatrale». Lo sostiene la Fondazione Teatro Marenco, presieduta da Nino Andronico. Casa Giorgi, un antico edificio del centro di Novi Ligure adiacente al teatro lungo via Municipio, era stata tirata in ballo dall’assessore alla Cultura Costanzo Cuccuru. Secondo Cuccuru, prima di poter aprire il teatro sarà necessario intervenire su Casa Giorgi, diversamente le infiltrazioni dal tetto di quest’ultima potrebbero anche danneggiare il Marenco. Al contrario, per la Fondazione, il recupero di Casa Giorgi è necessario per conservare «un immobile di pregio appartenente al patrimonio pubblico che amplierebbe ulteriormente i possibili servizi teatrali, contribuendo al rilancio del centro storico». Ma ammette anche che «l’ulteriore degrado» dell’edificio «potrebbe danneggiare gli immobili adiacenti».
Andronico conferma anche il termine dei lavori in autunno: «I lavori del primo lotto funzionale sono ormai di prossima conclusione. Il loro protrarsi è stato determinato dalla necessità di coordinare la conclusione con la fornitura e posa in opera di tutto quanto non era stato compreso nel progetto iniziale per carenza di fondi (fornitura e posa in opera delle luci, macchinari e tendaggi di scena, meccanizzazione della piattaforma a servizio della fossa orchestrale, fornitura e messa in opera di tutte le sedute e di ogni altro arredo necessario al funzionamento)».
Lavori e forniture sono costati circa 5 milioni di euro. L’importo è stato finanziato principalmente dalla Fondazione Cral e dal ministero dei Beni culturali e, in minor quota, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Novi Ligure (che ci ha messo l’immobile). «La gestione economica della Fondazione Teatro Marenco ha consentito di eseguire opere inizialmente non finanziate con un notevole risparmio rispetto ai costi previsti in progetto», rivendica Andronico.