L’allarme: “Pronto soccorso, 7 medici sono pochi”
Personale ridotto all'osso anche al Distretto sanitario: la denuncia di Concetta Malvasi (Consulta comunale sanità)
NOVI LIGURE — Il Distretto sanitario di Novi Ligure rischia di andare presto in crisi. Attualmente sono tre i medici che lavorano nella struttura di via Papa Giovanni (più il direttore Orazio Barresi), ma uno andrà in pensione a breve, il secondo ha optato per il trasferimento e il terzo è un part time. A segnalare la situazione Concetta Malvasi, già coordinatrice infermieristica al San Giacomo: «C’è una graduatoria per le sostituzioni, l’Asl si attivi in tempo utile per evitare disagi agli utenti», dice.
«Inoltre il Dea [pronto soccorso; ndr] si ritrova con soli 7 medici sottoposti a turni anche di 12 ore, e nuovamente senza primario, perché il dottor Massimiliano Pinelli si è dimesso dopo meno di sei mesi dall’incarico», denuncia Malvasi, componente della Consulta comunale per la sanità, un organismo che però nel prossimo futuro potrebbe scomparire.
Per ora si tratta solo di un’ipotesi, sulla base del fatto che tra le commissioni consiliari comunali ce n’è già una (la terza) che tra le proprie competenze ha proprio quella della sanità. In più, il sindaco Gian Paolo Cabella ha attribuito alla consigliera Francesca Chessa una delega informale alle politiche sanitarie. Elementi che potrebbero indurre la giunta a ritenere superata la Consulta.