Ortopedia, per riaprire il reparto arriva medico in pensione
L'Asl si affida a un medico in pensione per riaprire il reparto di Ortopedia a Novi. E ammette: "Persistente carenza di personale"
NOVI LIGURE — È attesa a partire da domani, se saranno rispettati i tempi indicati dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, la riapertura del reparto di Ortopedia all’ospedale San Giacomo di Novi Ligure. Icardi aveva promesso la riapertura del reparto «con cinque posti letti di ortopedia chirurgica». Si tratta però di una «soluzione tampone», come ammesso dall’assessore: l’Asl si sta avvalendo di “gettonisti”, cioè medici liberi professionisti che lavorano a fattura. Per Ortopedia se n’è presentato uno: è il dottor Concetto Consoli, già primario a Voghera, che a maggio è andato in pensione. Già, perché per fare fronte carenza di medici oggi è possibile rivolgersi anche a professionisti a riposo, purché non abbiano più di settant’anni.
Una carenza di personale che l’Asl ha messo nero su bianco in una delibera firmata dal direttore generale pro tempore Paola Costanzo, in cui si parla di «livelli di estrema drammaticità» in alcuni reparti come «Dea (Pronto soccorso), Ostetricia e Ginecologia, Ortopedia, Cardiologia, Radiologia». Nella delibera, l’azienda sanitaria riconosce che «le soluzioni finora adottate» – concorsi aperti anche agli specializzandi, incarichi libero professionali aperti anche ai sanitari in pensione, incarichi a tempo determinato e convenzioni con altre asl – «non sono state sufficienti a superare l’estrema criticità derivante dalla persistente carenza di personale medico».