“Alessandria Città Normale”: al via il progetto
Giovani richiedenti asilo si occuperanno di 'verde' pubblico
ALESSANDRIA – Ha preso ufficialmente avvio Alessandria Città Normale, un progetto il cui titolo nasconde in realtà una serie di azioni particolarmente interessanti e significative. “L’obiettivo – dichiara il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco – è quello di rendere il ‘verde’ di Alessandria una dimensione sempre più curata, una realtà bella da vedere nonché una componente importante che può effettivamente contribuire alla valorizzazione della qualità complessiva della vita cittadina”.
Il percorso è stato ideato e viene promosso dall’amministrazione comunale, insieme all’Associazione Rna-Natura & Ragazzi, a Social Domus e al Consorzio Abc (enti, questi ultimi due, che si occupano della gestione delle persone richiedenti asilo).
Trattandosi di “verde”, non poteva mancare il supporto operativo del Giardino Botanico “Dina Bellotti” di via Monteverde: la struttura comunale, posta sotto l’Assessorato Comunale al Verde Pubblico che, nel progetto, ha fornito utili elementi di un percorso formativo ad hoc rivolto alle persone direttamente coinvolte in “Alessandria Città Normale”.
Previo accordo con Social Domus e Consorzio Abc, sono stati infatti individuati alcuni giovani richiedenti asilo africani (provenienti da Nigeria, Mali e Tunisia) che per due mesi hanno svolto, su base volontaria, un corso di formazione di 50 ore al Giardino Botanico Comunale finalizzato ad apprendere le necessarie competenze per gestire, non solo mediante accurata pulizia, ma anche mediante le più appropriate tecniche di potatura, le circa 370 fioriere e aree verdi con cespugli presenti in città sul suolo pubblico.
Ogni squadra, attiva dal martedì al venerdì, dalle 8.30 alle 11.30, è formata da 4 giovani richiedenti asilo che vengono accompagnati da 2 volontari dell’Associazione Rna-Natura & Ragazzi, impegnati nell’aggiornamento della mappatura dell’intero patrimonio del verde pubblico cittadino presente in vasi e fioriere. Ogni squadra prende “in cura” una singola fioriera per volta occupandosi preliminarmente di effettuare la pulizia del caso (viene riempito in media, per ciascuna fioriera, un sacco della capienza di 120 litri con materiale di risulta), per poi passare alla fase mediante la quale la terra della fioriera viene opportunamente “smossa” e per concludere l’operazione con la fase di innaffiamento della fioriera stessa. Per ciascuna fioriera occorrono dai 50 ai 60 litri di acqua per effettuare un innaffiamento appropriato e l’acqua necessaria viene attinta tramite degli innaffiatoi dalle fontanelle pubbliche presenti nel territorio comunale.
“Vorrei invitare gli operatori commerciali a prendere in considerazione, qualora fosse eccessiva la distanza tra le fontanelle pubbliche e le fioriere nelle vicinanze dei propri negozi, la possibilità di far attingere l’acqua direttamente nei negozi ai giovani coinvolti nel progetto – dice il sindaco – Sarebbe un modo concreto per aumentare ulteriormente l’efficacia dei risultati e il mantenimento nel tempo delle essenze arboree e floreali nelle fioriere”.