“Il maestro del silenzio”: il nuovo thriller di Giulio Massobrio
Un avvincente racconto che mette in scena la lotta tra i servizi italiani e il terrorismo islamico
INTERVISTA – Nuovo thriller di Giulio Massobrio. È in tutte le librerie il suo nuovo lavoro, Il maestro del silenzio, pubblicato da Rizzoli. Un avvincente racconto che mette in scena la lotta tra i servizi italiani e il terrorismo islamico.
Per la prima volta, un romanzo ambientato nel presente.
Sì, la vicenda si conclude poco prima del crollo del ponte Morandi di Genova. Volevo raccontare una storia di oggi.
Perché?
Ci sono molte ragioni per occuparci dell’oggi. Mi interessava molto il duplice aspetto del terrorismo da una parte e della protezione che ogni Stato cerca di darsi. In Italia le difese messe in atto fino ad ora hanno funzionato.
Lavorare sul presente è più difficile che sul passato?
Crea problemi diversi. Nel passato è tutto più chiaro, hai il quadro completo. Nel presente non è così: solo dopo potrai sapere e capire cosa è successo. Così scrivere del presente è sempre un azzardo.
Una storia realistica o in cui prevale la fantasia?
La storia è molto plausibile, come inizi si è creata numerose volte. I suoi sviluppi invece no, sono un qualcosa di eccezionale.
Come è stata la preparazione del libro?
Lunga e anche molto interessante. Molte cose non vengono dette. Ho conosciuto molte persone intelligenti e preparate che mi hanno aiutato e spiegato tante cose. È stata una esperienza molto bella, che mi ha arricchito sul piano umano.
Genova ha una parte importante nel libro, anche se la vicenda si svolge in più luoghi.
Genova è importante per la collocazione geografica, risponde benissimo alle caratteristiche necessarie per una storia. È una città piena di fascino e mistero. Sembra sgradevole e ruvida e allo stesso tempo dolcissima. Per una narrazione presenta anche un fondo teatrale perfetto.