Guido: un simbolo della città che se ne va
Per vent'anni l'istrionico proprietario della pizzeria degli sportivi. Una vita fatta di avventure, aneddoti e barzellette
OVADA – E’ di fatto un pezzo di Ovada che se ne va. Per tutti era solo Guido, è scomparso nella notte lo storico volto e proprietario della pizzeria “Gadano”. Per vent’anni il suo locale di via Sant’Antonio, gestito con tutta la famiglia, è stato punto di incontro per sportivi della città dopo allenamenti e partite dei loro tornei e per seguire le vicende del campionato di calcio. Aveva 71 anni, da qualche tempo era malato.
Una storia molto particolare per un personaggio istrionico che sapeva intrattenere i suoi avventori. Era partito dalla Siria a 21 anni per approdare a Perugia dove si era iscritto alla facoltà di Medicina. «Raccontava – ricorda il figlio Samir – di voler andare in Australia ma di essere salito sulla nave sbagliata». Successivamente l’arrivo a Genova, la conoscenza con la futura moglie Rosi e diversi anni di lavoro, da cameriere, nel locali della Riviera tra Sportono e Nervi.
«Ha conosciuto diversi calciatori come Wierchovod e Dossena, personaggi dello spettacolo come Monica Vitti e Sabrina Salerno». Tra il 1997 e il 1999 a Ovada la gestione dell’Enal, il bar del Circolo Ricreativo. Nell’aprile 2000 l’apertura de “Il Gadano” nell’attuale veste. A renderlo così popolare i suoi tormentoni, le barzellette a volte divertenti a volte difficili da capire, le storie che raccontava tra realtà e un velo di leggenda.