Due donazioni d’organo in poche ore
La donazione del quadro ?Con il Cuore? al prefetto
SOCIETA’ – Martedì 9 luglio una delegazione della Sezione Provinciale Aido ha fatto visita al prefetto Antonio Apruzzese. La presidente provinciale, Nadia Biancato, ha presentato al rappresentante del Governo l’attività dell’Associazione Italiana per la Donazione Organi Tessuti e Cellule in provincia, soffermandosi sui progetti del quarantennale e sulle iniziative che dal 2020 daranno una svolta alle sue finalità. Centrale, in questo contesto, il progetto “Oggi a scuola imparo a donare” che Aido svolge in tutti gli Istituti Superiori della provincia.
Il Prefetto è rimasto colpito dalla macchina organizzativa che dalla dichiarazione di volontà procede verso la donazione organi post mortem: in un caso su 3.000, per ragioni di compatibilità e di causa delle morte, sfocia in prelievo e quindi in trapianto. L’Aido ricorda che nei giorni scorsi all’ospedale di Alessandria ci sono state due donazioni: venerdì 5 luglio un uomo deceduto a 77 anni ha donato il fegato, il 9 luglio un altro paziente deceduto a 62 anni reni e cornee.
Ad accompagnare la delegazione c’era Valeria Bonato, coordinatrice dei prelievi d’organo dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria che ha illustrato il lavoro svolto dall’equipe di medici e infermieri del reparto di Rianimazione dove, in caso di morte cerebrale, avvengono i prelievi d’organo. Un processo lungo che inizia con il periodo di osservazione durante il quale un collegio medico, composto di tre specialisti, eseguono e ripetono tutti i controlli di accertamento della morte. In questo tempo, nel caso la persona deceduta venga ritenuta idonea alla donazione, si riscontra se in vita aveva espresso la volontà e in caso contrario si chiede con le opportune cautele il consenso dei famigliari aventi diritto. Trasmessa tutta la documentazione sanitaria al Centro Regionale Prelievi e Trapianti di Torino, competente per il Piemonte, si attende la decisione in merito a quali organi e tessuti possano essere prelevati per il trapianto. Il prelievo avverrà poi nella notte e gli organi trasportati nei centri in cui avverranno i trapianti.
Piervittorio Ciccaglioni, ‘aidino’ doc e assessore comunale alle politiche sociali, era presente per rimarcare la collaborazione tra le istituzioni e l’Aido. Nei giorni scorsi la presidente Biancato ha scritto a tutti i 188 sindaci della provincia chiedendo una sinergia per riportare le opposizione ad una percentuale in linea con la media nazionale. Oggi in provincia la media di opposizioni all’Anagrafe, dove si può dichiarare la volontà o il diniego a donare gli organi (mentre Aido raccoglie solo dichiarazioni di volontà positive e ne le raccolte attive sono 12 mila), è superiore al 35% ma si arriva a punte del 45% in alcune città della provincia e si supera l’80% in alcuni Comuni. Al Prefetto è giunta la rassicurazione di Aido che i sindaci delle città capoluogo si stanno via via facendo carico del problema: quello di Casale Monferrato, Federico Riboldi, ha infatti convocato tutti i colleghi della zona per il 17 luglio alle 18,30 in Sala Consigliare per valutare con Aido la strategia più opportuna per far crescere la consapevolezza verso la scelta del “Sì”.
Al prefetto Apruzzese, così come nei giorni scorsi alla città di Alessandria, è stato donato il quadro “con il Cuore” creato da Fabio Gagliardi per l’anno del quarantennale, una versione più istituzionale rispetto al “quadro del Papa”. Stesso omaggio è stato offerto al sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini, in occasione del concerto per i 40 anni di Aido che si è svolto domenica 7 luglio al Teatro Verdi della città con lo pettacolo del Free Voices Gospel Choir.
Al Prefetto è stato fatto dono anche della prima copia de La Voce dell’Aido Piemontese che reca in copertina la foto dell’omaggio a Papa Francesco in occasione dell’Udienza Generale del 20 marzo scorso, e il braccialetto simbolo di Aido Piemonte “Donatori, persone di polso”.