La Filippa 2.0: riparte l’iter. “Con approfondimenti e maggiori impegni”
Discarica Casal Cermelli - Frugarolo
“Ho da sempre dichiarato che non cercavo consenso sul mio progetto attraverso dichiarazioni d’intento, buoni propositi e promesse: dopo 6 mesi di incontri, di informazione, ascolto e dialogo con i cittadini, rispondo ai dubbi e alle sensibilità raccolte con impegni concreti e garanzie reali, investimenti e approfondimenti ad ulteriore conferma dell’idoneità del sito”. Queste le parole di Massimo Vaccari, amministratore delegato de ‘La Filippa 2.0’ che ha presentato l’avvenuto deposito in Provincia dell’istanza (lo scorso 28 giugno, ndr) di avvio del procedimento per la discarica di rifiuti non pericolosi e successivo riutilizzo a fini turistico ricreativi in località Pitocca tra i comuni di Casal Cermelli e Frugarolo, dopo la sospensione temporanea richiesta lo scorso gennaio e in scadenza il 30 giugno.
Le novità: nuovi impegni
Il progetto è stato ripresentato: “sempre lo stesso, ma con dossier, relazioni tecniche e impegni ancora maggiori per rafforzare la reputazione del sito e del progetto e quindi la sua validità”. Oltre che per dare maggiori sicurezze ai dubbi che la gente ha ancora: “certo che se fosse tutto vero?” o “possiamo davvero fidarci?”. Così sono state consegnate relazioni supplementari tanto sulle attività comunicative svolte anche attraverso i numeri registrati dal portale informativo appositamente aperto (8mila accessi e quasi 17mila documenti visualizzati e scaricati), quanto su quelle specialistiche relative alle maggiori ‘paure’, ovvero esondabilità (simulato addirittura evento catastrofico alluvionale e promessa di fare un altro argine nell’unico punto in cui non c’è), falde idriche (nessuna interferenza tra il deposito rifiuti e la circolazione idrica tanto a livello di falda profonda che superficiale, senza quindi pericolo per l’acqua potabile della zona) e salute dei cittadini (con riferimento agli studi epidemiologici della Fraschetta, spesso riportati dai Comitati contro questo progetto).
A questo si aggiunge la proposta di “16 nuovi impegni” che scatteranno all’approvazione del progetto e per tutta la durata dell’attività costituiranno un obbligo a garanzia delle sensibilità manifestate dai cittadini, anche e non richieste espressamente di legge. “Saranno sempre e solo quelle 10 tipologie di rifiuti trattati – è solo una dei tanti esempi riportati da Vaccari – Poi ancora controlli su ogni carico che arriva con immagini e filmati e la pubblicazione mensile di quantità e tipologia di rifiuti in entrata. Una stazione di biomonitoraggio con le api, per la questione strettamente di impatto ambientale”. Non potevano mancare gli impegni in termini di ricadute occupazionali e sul territorio: “selezione preferenziale del personale per chi risiede in quei due comuni, in provincia e infine nelle province limitrofe. Con l’impegno di una ricaduta di investimento sul territorio di 2 milioni e mezzo l’anno”. Ma non è tutto.
‘Verso il Minipò’
Siccome la restituzione a verde dell’intera area è prevista dopo 8 anni, Vaccari ha aggiunto un progetto da realizzare entro un anno dall’avvio: ‘Verso il Minipò‘ che anticipa quello grosso che è ‘Il Minipò‘. Qui si inizia con il ripristino di un’area già esaurita di 25mila metri quadri, creandoci un primo spazio verde attrezzato diviso in 9 aree tematiche con strutture in legno a forma di barca che attraverso totem e altre attrezzature avranno il compito di “informare sulla storia di quel terreno e del progetto, oltre che essere un luogo da vivere per tutti”. 700 mila euro di investimento subito per “preparare a quella che sarà la destinazione futura turistico ricreativa dell’intera area”
“Informazione, ascolto e dialogo continuano: noi ci siamo” conclude Massimo Vaccari che annuncia così un secondo ciclo di incontri con i cittadini proprio per illustrare nel dettaglio le riposte sopra citate. “Vado avanti e non abdico al mio progetto e al mio ruolo – ha concluso Vaccari – Tanto che sono pronto a trasferirmi qui, proprio per seguire in prima persona e al 100% questo progetto che oggi è la mia priorità”. Infine l’appello: “non voglio sconti, anzi stanatemi nel merito del progetto. Ma aiutatemi tutti a fare uscire la verità sulle reali intenzioni e su quello che sarà davvero questa discarica sui generis e il futuro spazio a parco, cioè su cosa sarà la Filippa 2.0”.