Differenziata, martedì si discute il rinvio del porta a porta
I sindaci di Tortona e Novi Ligure perplessi sulla tempistica
TORTONA – La raccolta differenziata con il metodo porta a porta è già avviata su 20 comuni del territorio del consorzio Csr, nel Tortonese e nell’Ovadese e in ottobre è calendarizzata per partire anche a Tortona e Novi Ligure.
Nei centri di maggiori dimensioni tuttavia avanzano dubbi sulla piena applicabilità del metodo e sui costi del servizio, complice anche il cambio di segno delle amministrazioni comunali alle più recenti elezioni.
Per questo il sindaco di Tortona Federico Chiodi ha già scritto al Csr per ottenere un rinvio dell’implementazione del servizio, progettato sul piano industriale da Gestione Ambiente. E tale richiesta sarà discussa in assemblea consortile martedì prossimo.
Le ragioni di tali dubbi sono sull’effettiva efficacia del sistema in città di maggiori dimensioni rispetto ai centri più piccoli in cui è stato avviato, peraltro con buoni risultati finora; sul rischio di abbandono abusivo di rifiuti; sull’aumento dei costi, compresi quelli finali all’utenza, poiché la tariffa puntuale andrà in vigore solo nel 2022.
“Restiamo dell’idea che aumentare la quota di rifiuti differenziati sia prioritario e utilizzeremo il tempo concesso dalla proroga per studiare alternative concrete e sostenibili, che non si rivelino troppo onerose per gli utenti tortonesi che già pagano una tariffa consistente per il servizio di raccolta e smaltimento. In questo senso, intendiamo aprire un dialogo sia con il Consorzio sia con Gestione Ambiente, per individuare le possibili soluzioni”.
Da non escludere anche il tentativo di cercare una sponda con l’altro Comune di maggiori dimensioni in cui dovrà partire il sistema, Novi Ligure.