“La lunga marcia per i diritti civili”: Bonfanti chiude i ‘Giovedì Culturali’
Il 27 giugno The Civil Rights Band a Cultura e Sviluppo
ALESSANDRIA – A conclusione della stagione 2018-2019, giovedì 27 giugno alle 21 l’Associazione Cultura e Sviluppo di piazza De André ospita un appuntamento musicale con Paolo Bonfanti, uno dei migliori bluesmen europei, e la sua band, composta da Roberto Bongianino, Alessandro Pelle e Nicola Bruno.
Insieme diventano la Civil Rights Band per presentare La lunga marcia per i diritti civili, uno spettacolo multimediale composto da alcuni tra i brani più rappresentativi dello straordinario fermento musicale negli Stati Uniti dei primi anni ’60, da Bob Dylan a Joan Baez, da Pete Seeger a tutti gli eroi musicali di quei giorni in cui il sogno di conquistare i diritti civili per tutti, parità e superamento dei pregiudizi razziali e religiosi sembrava a portata di mano. I brani sono arrangiati e reinterpretati dai musicisti e accompagnati da letture dei testi e da immagini significative, attuali e dell’epoca.
The Civil Rights Band compie un viaggio nelle canzoni folk, rock e blues dei primi anni Sessanta, un omaggio inedito all’epopea dei diritti civili da parte di alcuni tra i musicisti di “american music” più influenti d’Italia, da sempre attenti alle tematiche sociali e civili, “in un momento – spiegano – in cui tanti di questi diritti faticosamente conquistati sembrano vacillare, per ribadirne appunto il valore assoluto”.
In questa occasione le canzoni diventano manifesto civile, lo strumento attraverso cui intere generazioni hanno lottato per affermare con convinzione la parità razziale e di sesso, il diritto al lavoro e alla giustizia. Le canzoni proposte fanno ormai parte della storia e della tradizione musicale e rileggerne i testi, reinterpretarne la musica, le rende sempre attuali. A dar forza alle parole e alla musica ci saranno le immagini, a cura di Ivano A. Antonazzo e Luca Cavallero, che proporranno un continuo e serrato confronto tra un passato di rivendicazioni e conquiste e un presente in cui queste ultime vengono spesso messe in discussione.