Alpini, i buoni motivi per ospitare l’adunata
ALESSANDRIA – Gli alpini alessandrini hanno preparato un dossier per sostenere la candidatura della città a ospitare l’adunata 2021 delle penne nere. E’ il prologo al sopralluogo che, a luglio, i responsabili delle assegnazioni effettueranno nella nostra zona. “Saremo pronti, ci presenteremo al meglio” assicura Bruno Dalchecco, presidente della sezione Ana di via Lanza.
Le motivazioni ‘pro Alessandria’ sono convincenti: nel 2021 ricorrerà il 200esimo anniversario dello sventolio del primo tricolore in Italia (avvenne in Cittadella); questa è la terra dei pluridecorati Tommaso Monti e Camillo Rosso, generale che fondò la sezione alessandrina; gli alpini furono fondamentali nel 1994 per la ricostruzione post alluvione. Tra i vantaggi, poi, la posizione logistica della città e i suoi ampi spazi, a cominciare da piazza Garibaldi. Certo, serve denaro. Un investimento importante superiore al milione di euro.
Le spese se le suddivideranno Regione, Ana, sponsor privati e Comune, la cui giunta, di recente, ha sottoscritto un atto di indirizzo nel quale si spiega che i soldi da investire saranno ottenuti dalla tassa di soggiorno (entrerà in vigore nel 2020), dagli oneri aggiuntivi per i centri commerciali (in particolare il nuovo polo in via Giordano Bruno), da sponsor e da Telenergia srl, la società che si occupa del teleriscaldamento. Il denaro verrà destinato solo nel momento in cui Alessandria sarà scelta come città ospitante. Dunque, bisogna aspettare novembre.
“Ce la faremo” è la profezia di Daniele Bertin, portavoce della sezione. Infonde ottimismo. E spalanca le porte della speranza.