Detenuto tenta il suicidio, salvato in extremis dagli agenti
Il segretario generale Osapp: "Plauso alla penitenziaria, lasciata sola dall'amministrazione'
SAN MICHELE – Gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno salvato la vita in extremis a un detenuto che ha tentato il suicidio. E’ accaduto ieri mattina (giovedì) all’interno del carcere di San Michele. Un detenuto rumeno di 35 anni, in carcere per reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale ha cercato di uccidersi con una lametta: si è praticato un taglio all’altezza del collo, lato sinistro.
Un gesto che ha procurato il panico tra i presenti e coloro che sono intervenuti vista l’enorme quantità di sangue che in pochissimo tempo è fuoriuscita dalla vena. Solo grazie al tempestivo intervento degli infermieri e dei poliziotti penitenziari accorsi, che non si sono fatti intimorire da ciò che si presentava ai loro occhi, hanno immobilizzato lo stesso. Tamponando così l’emorragia fino all’arrivo dell’ambulanza del 118. L’episodio è avvenuto davanti al cancello dell’infermeria.
Sull’episodio interviene il segretario generale Osapp (organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria) Leo Beneduci: “Peccato non facciano notizia simili salvataggi. Il grande rammarico è che tali notizie non destino interesse nelle associazioni a favore dei ristretti, atteso il disinteresse della politica e del Guardasigilli di turno. In caso contrario invece di sospensioni ingiustificate dal servizio e procedimenti disciplinari, i poliziotti penitenziari meriterebbero almeno l’elogio dell’amministrazione che sempre più distrattamente li gestisce e che li ha lasciati completamente soli e abbandonati al loro destino“.