Cintura intorno al collo durante la lite, ‘lesioni aggravate’
Yarno Negrone è stato scarcerato ma non potrà avvicinarsi (entro cento metri) alla compagna
ALESSANDRIA – E’ stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Il provvedimento è stato convalidato, ma l’ipotesi di reato è stata derubricata in lesioni aggravate vista la spontanea desistenza dell’uomo: in sostanza, quando si è reso conto che stava facendo del male alla compagna ha allentato la presa, lasciando la cintura.
Per Yarno Negrone, 38 anni, abita in via della Palazzina, è stata disposta la scarcerazione. Il giudice, riconoscendo il fatto potenzialmente pericoloso, ha disposto il divieto di avvicinamento alla donna entro cento metri. Il pubblico ministero aveva chiesto la misura cautelare in carcere, invece si procederà per lesioni aggravate.
I fatti mercoledì sera in via della Palazzina. Tra Negrone e la 30enne è scoppiata una violenta lite. Sono volati soprammobili, e la tensione si è accentuata oltre misura tanto che l’uomo ha afferrato una cintura appoggiata sul tavolino e l’ha stretta intorno al collo di lei. Negrone, difeso dall’avvocato Massimiliano Borsalino, ha raccontato di aver reagito quando lei gli ha tirato degli oggetti centrandolo al volto. L’uomo, spiega l’avvocato, ha un occhio nero e alcuni graffi.
La donna ha raccontato ai militari di aver perso i sensi. Quando si è ripresa è uscita di casa scavalcando il balcone che si trova al piano terra. I carabinieri sono intervenuti dopo la richieste d’aiuto della 30enne che, con voce flebile, raccontava di essere stata aggredita dal compagno. Quando sono arrivati per la seconda volta in via della Palazzina, lei era già in strada. Mentre l’appartamento portava i segni della violenta lite.